Napoli, manifestanti a bordo di 25 canoe: Il mare è di tutti.   Stop spiagge gestite dai privati

30 euro per l’affitto di due sedie a sdraio

I cittadini napoletani si organizzano contro la privatizzazioni delle spiagge per consentire a tutti il libero accesso a mare, nel rispetto dello distanziamento fisico imposto dalle leggi anticoronavirus. Oggi sui lidi di Posillipo sono giunti decine di manifestanti a bordo di 25 canoe.

l’iniziativa di lotta per il mare libero

Esposti cartelloni, striscioni e distribuiti volantini ai bagnanti.  “Basta con le spiagge gestite da soggetti privati che speculano su quel che la natura ha lasciato agli abitanti della nostra città – hanno urlato ai megafoni – Chiediamo la fine delle concessioni private, il completamento delle bonifiche e la realizzazione finalmente di una grande spiaggia pubblica della città e degli abitanti di Napoli”. “Non è possibile – si legge in un  volantino – pagare 30 euro per due sedie a sdraio il cui affitto è obbligatorio per una mattinata a mare! Tanto più nell’estate della pandemia, quando la crisi sociale morde e tutti cercano un minimo di sole e di mare a chilometro zero e quando proprio le regole del distanziamento fisico imporrebbero più spazio per le pochissime spiagge pubbliche”.

esposti striscioni di protesta

I promotori dell’iniziativa hanno creato la pagina Facebook “Mare Libero e Gratuito Napoli”. “I processi di privatizzazione continuano – denunciano i manifestanti – anche quelli palesemente illegali, che cercano di privatizzare, da Mergellina a Marechiaro, perfino la battigia e gli scogli interdetti al pubblico con lo schieramento di vigilanza privata”. Annunciate altre iniziative per i prossimi giorni.

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