Iniziativa che non è stata accolta positivamente
Singolare, curiosa e imbarazzate iniziativa assunta dal Consiglio Ordine degli Avvocati di Napoli: donato un drone denominato “Capri Falcon” al console d’Ucraina Maksym Kovalenko. Il velivolo senza pilota e decollo verticale e volo orizzontale – presentato oggi nella sala Cafiero del tribunale di Napoli – dovrebbe essere impiegare per “documentare possibili crimini di guerra e i rischi nucleari con il rigore degli specialisti forensi“. L’iniziativa non sarebbe stata accolta positivamente da molti avvocati partenopei
Le domande semplici semplici sorgono spontanee: quanto è costato il drone, considerato che lo stesso Ordine ha invitato gli iscritti, ovvero gli avvocati partenopei, a versare una quota straordinaria e ha proceduto al taglio dei salari dei dipendenti per ripianare il buco di bilancio di oltre 4 milioni di euro? Sono stati consultati gli iscritti? Chi decide chi, come e quando commette crimini in Ucraina? Perchè non è stato donato un drone agli avvocati, giornalisti, associazioni, presenti a Gaza e in Libano per documentare i crimini di guerra commessi dall’esercito dello Stato d’Israele? Domande che meriterebbe risposte dettagliate. Un Ordine degli Avvocati dovrebbe mantenere un minimo di autonomia e indipendenza evitando di schierarsi con una delle parti partecipanti al conflitto contribuendo, invece, a sollecitare iniziative per favorire negoziati di pace e a superare le ostilità.
Ciro Crescentini