Napoli, la protesta dei lavoratori Anm e i disagi per i pendolari

Applicato rigorosamente il Codice della Strada

Oggi gli autisti e gli operatori d’esercizio dell’Anm, azienda pubblica dei trasporti di Napoli  hanno proclamato un “singolare” e significativo stato di agitazione attuando una protesta all’insegna della più rigorosa legalità rispettando in maniera scrupolosa il Codice della Strada e tutti i regolamenti. È del tutto evidente, infatti, che se gli autisti rispettano pedissequamente ogni singolo comma del Codice della strada, in primis l’applicazione delle norme sulla sicurezza per i lavoratori e gli utenti, il risultato che emerge è chiaro:  molti Bus-Carrette non possono uscire dai depositi perchè “non idonei” e “non adeguati”. Tantissimi i bus rimasti nel Garage-Deposito Anm di Cavalleggeri d’Aosta. Inevitabili i disagi per gli studenti e i lavoratori pendolari napoletani fermi per ore alle fermate.

Stamattina la categoria degli operatori d’esercizio ha voluto lanciare un messaggio alle Istituzioni: il servizio di superficie, le periferie di Napoli e gli autisti, meritano rispetto – spiegano i militanti dei sindacati di base, in primis l’Usb –  Dopo due anni di disservizi, aggressioni e tagli del servizio, passati nell’indifferenza generale, una fetta importante dell’ANM, rappresentata dalla stragrande maggioranza di chi tutti i giorni lavora in prima linea, ha deciso di far sentire la sua voce applicando rigidamente il codice della strada – evidenziano – Si chiede il rilancio del servizio e la fine degli sprechi aziendali che hanno portato alla fine della mobilità in questa città. A cominciare dagli inutili avanzamenti di carriera, dai superminimi e stipendi d’oro di Funzionari e Dirigenti. Il Responsabile del servizio su gomma ha raggiunto il deposito di Cavalleggeri d’Aosta, cuore della protesta, ed ha garantito l’apertura di un tavolo di trattative – concludono – In mancanza del rispetto degli impegni sottoscritti, gli operatori sono pronti a lottare ancora. Grazie a chi ci ha messo la faccia.  Perdere lottando è diverso da perdere e basta”.

Dunque, gli autisti e gli operatori d’esercizio dell’Anm continuano a rimanere sul piede di guerra. Tantissima rabbia e delusione. Contestato un accordo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil dei trasporti. Nell’occhio del ciclone è finito ancora una volta il sindaco Luigi de Magistris per non avere attivato iniziative adeguate per la tutela dei diritti dei dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico locale.  La scorsa settimana si sono svolte assemblee autoconvocate. Approvato un programma di proposte immediate per ottenere  miglioramenti economici e normativi per la categoria degli autisti, l’assunzione di operatori d’esercizio. “Premettiamo  che la figura del facente funzione è stata l’esperienza più positiva e condivisa dai lavoratori, l’assemblea ha chiesto almeno periodi di alternativa alla guida per gli operatori (ausiliari al traffico, agenti di stazione) – spiegano in una nota i lavoratori autoconvocati –  Sui criteri di partecipazione al concorso di addetti all’esercizio, i lavoratori, pur non entrando nel merito, hanno espresso il chiaro disappunto per parametri palesemente anticostituzionali e pregiudizievoli”.

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