Allende, Neruda l’onore mantenuto perfino nella sconfitta

Domani a Roma la presentazione del volume di Abraham Quezada Vergara

L’Istituto Treccani a Roma domani, mercoledì 23 gennaio alle ore 17, nella Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica, ospita la presentazione del volume di Abraham Quezada VergaraAllende e Neruda, Neruda e Allende. Storia di un’amicizia” (Istituto della Enciclopedia Italiana, 2018).

Salvador Allende e Pablo Neruda, personaggi centrali della storia del Cile nel XX secolo, sono figure emblematiche della sinistra latinoamericana che, attraverso il loro lavoro politico e letterario, portarono avanti per decenni i propri sogni e le proprie aspirazioni: l’uno raggiungendo la carica più alta della nazione per concretizzare il suo progetto politico e sociale; l’altro ottenendo il premio Nobel per la Letteratura, che avrebbe coronato un percorso poetico sena paragoni nella letteratura ispanoamericana.

Entrambi furono protagonisti del panorama politico e culturale cileno, com’è evidente non solo dai loro curricula politici di militanti coscienti, disciplinati e fedeli ai propri doveri civici, ma anche dalla loro posteriore immagine di punti di riferimento della storia del loro paese. Questo libro è il racconto del profondo sentimento di mutua amicizia, rispetto e ammirazione che non venne mai meno e cha anzi fu a entrambi di sostegno nei momenti più difficili della loro vicenda esistenziale.

Come sottolinea nel prologo del volume lo scrittore Luis Sepùlveda, “non ci sono uomini nella storia cilena del XX secolo che abbiano lasciato un’eredità così ricca, a volte contraddittoria. Per quel che sappiamo, tra questi due uomini ci fu un’amicizia discreta, riservata. Nei momenti privati hanno condiviso la passione per il buon vino e la buona tavola, e anche se Allende non era un lettore particolarmente appassionato di poesia, né Neruda un divoratore di libri di teoria politica, entrambi comprendevano l’importanza e le capacità dell’altro. Così li vide il Cile dalle tribune: il poeta dalle connotazioni universali insieme al grande dirigente emancipatore. E così rimangono nella memoria dignitosa del Cile.

Neruda e Allende. Allende e Neruda morirono per ordine di essere indegni. Uno di fronte al mare aperto di Isla Negra e l’altro combattendo nel palazzo della Moneda. Neruda e Allende. Allende e Neruda rappresentano l’onore mantenuto perfino nella sconfitta. E non esiste migliore eredità per un paese”.

Alla presentazione del volume, organizzata dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e patrocinata dall’Ambasciata del Cile in Italia, interverranno, oltre all’autore, Massimo Bray, Fernando Ayala, Gabriele Morelli e Maria Rosaria Stabili.

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