Napoli,  il restauro delle Torri Aragonesi nell’occhio del ciclone: duro intervento di Muscarà(M5S)

Deturpato un sito di notevole rilevanza storica

Il  Tribunale Amministrativo Regionale ha bloccato i lavori di restauro e  la pubblicità sulle Torri Aragonesi di Napoli, oggetto di una attività di restauro architettonico  sospese a seguito di un croll. La Prima Sezione del Tar della Campania ha accolto il ricorso presentato da due società pubblicitarie e dall’associazione civica Mario Brancaccio, rappresentate dai legali Ezio Maria Zuppardi e Gaetano Brancaccio,  annullando la determina dirigenziale 3 del 14 febbraio scorso, con la quale l’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo aveva  affidato  i lavori alla società Uno Outdoor, con una proroga di 11 mesi per l’esposizione pubblicitaria, già autorizzata dalla Sovrintendenza. L’operazione Monumentando è stata fortemente censurata dai giudici amministrativi. Immediate le reazioni

Per tre anni è stato deturpato dal Comune di Napoli un sito di notevole rilevanza storica e culturale, imbrattandolo con pubblicità promozionale di Monumentando, operazione finalizzata al restauro dei beni architettonici della città di Napoli, ma che è stata viziata fin da principio da un autentico paradosso. Affidata a un’impresa pubblicitaria, piuttosto che a una società specializzata in restauri, è stato rilevato sia dall’Anac che dalla recente sentenza del Tar, che la società  in questione ha realizzato interventi di restauro per poche migliaia di euro a fronte incassi milionari in pubblicità. Installazioni che da tre anni deturpano le Torri Aragonesi, in barba al codice dei Beni Culturali che vieta la pubblicità  su monumenti e siti di interesse culturale nei tempi e nelle modalità previste dall’operazione Monumentando. Non bastasse, sulla qualità degli interventi di restauro, che sarebbero stati condotti in maniera approssimativa, e’ stato aperto un fascicolo di indagine dalla Procura della Repubblica”. Così in una nota la capogruppo regionale del Movimento cinque Stelle Mari’ Muscarà.

La sentenza del Tar – spiega l’esponente del Movimento – da’ finalmente ragione alle denunce di cittadini attivi e associazioni che da anni denunciano questo paradosso che e’ valso un incredibile sperpero di denaro pubblico. Siamo al fianco dell’associazione Insieme per Napoli, grazie alla quale e’ stato possibile far luce su una vicenda gravissima, sostenendoli nella loro richiesta di dimissioni dei principali responsabili, ovvero gli assessori Enrico Panini e Carmine Piscopo, firmatari della determina del Comune. Un atto di responsabilità – conclude Muscara’ – che dovrebbe investire il primo vero colpevole, ovvero il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha dato il via libera a una spesa di 240 mila euro al mese per tre anni a vantaggio di un’impresa pubblicitaria, sebbene la città  viva da anni una situazione di dissesto nella quale e’ stata precipitata proprio a causa di politiche disastrose e scelte scellerate ad opera dello stesso primo cittadino”

Gli interventi di restauro dovevano essere effettuati su 27 monumenti della città di Napoli. Interventi a ‘costo zero’. I cantieri trasformati temporaneamente in “vetrina pubblicitaria” di uno sponsor o marchio, ricoprendo solo il 50% della superficie del ponteggio durante la fase di restauro. Il restante spazio ricoperto con la riproduzione fotografica del monumento stesso. Il Comune di Napoli aveva  il compito di sorvegliare sulla corretta esecuzione dei lavori, di effettuare sopralluoghi e controlli sull’andamento dei lavori e sullo stato di avanzamento dell’opera. Questi i monumenti interessati al restauro: Fontana del Carciofo;Fontane a piazza Mercato; Fontana Spina Corona; Monumento ad Armando Diaz; Monumento ai caduti a Pianura;Statua San Gaetano a piazza San Gaetano;Obelisco di Portosalvo;Fontana della Maruzza;Fontana dei Papiri al Molosiglio;Fontana del Gigante in Via Partenope;Ingresso monumentale del Parco Virgiliano;Monumento ai Caduti del mare in Piazza Vittoria;Panchine Villa Comunale;Tempietto del Tasso in Villa Comunale;Tempietto del Virgilio in Villa Comunale;Obelischi a piazza di Vittorio;Abbeveratoio Monumentale a calata Capodichino;Edicola Maria SS. del Rosario a Miano;Arco di Trionfo di Castel Nuovo;Ponte levatoio di Castel Nuovo;Ponte di Chiaia a via Chiaia;Monumento ai caduti a S.Anna alla Pigna;Fontana Carlo II a via Monteoliveto;Statua Bellini a piazza Bellini;Mura greche a piazza Bellini;Mura greche a piazza Calenda;Torri del Castello del Carmine.

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