Napoli: I furbetti dei Passi Carrabili ‘pezzottati’, evasi oltre 18 milioni di euro

 

Negli ultimi 3 anni sono stati effettuati 1400 controlli della polizia municipale, emerso uno stato di irregolarità pari a circa l’80%

Il deficit nelle casse del Comune di Napoli  dipende in particolar modo dai passi carrabili non registrati. A Napoli 8 passi carrabili su 10 sono irregolari, tra mancati rinnovi e segnali realizzati e affissi senza alcuna autorizzazione. A far luce sul fenomeno, che comporta una mancata entrata per l’Amministrazione comunale quantificata in ben 18,5 milioni di euro. Numeri che palesano l’appropriarsi indebitamente di spazi pubblici. Il Codice della Strada prevede infatti che un tratto di strada non privato, sia di proprietà del Comune. Chiunque voglia riservarsi il diritto di uscita di veicoli deve ottenere una concessione dall’Ente sborsando quanto stabilito dalla legge. Il riscontro del pagamento è indicato sul cartello con data e codice di autorizzazione. Evento che spesso, non si verifica. Significativi  i controlli della Polizia municipale di Napoli e, in particolare, della Task force formata proprio per dedicarsi a questa specifica attività voluto dall’assessore con delega alla polizia locale, Alessandra Clemente. In città, secondo quanto emerso dai controlli degli agenti municipali, sono presenti circa 30 mila passi carrabili a fronte delle circa 4800 concessioni rilasciate dall’Amministrazione comunale. Uno stato di irregolarità diffuso in tutte le 10 Municipalità di Napoli che riguarda “circa l’80%” dei passi carrabili presenti in città”, ha spiegato Clemente rispondendo a un’interrogazione presentata nel corso del question time del Consiglio comunale dal consigliere della Lega Vincenzo Moretto.

I “furbetti” dei passi carrabili si contano in tutte le Municipalità della città con punte di evasione dell’86% nei quartieri Avvocato, Mercato, Pendino, Porto; dell’81% a Chiaiano, Piscinola, Scampia; dell’80% a Vicaria, San Lorenzo, Poggioreale e Ponticelli, Barra, San Giovanni.  Evasori anche a San Ferdinando, Chiaia, Posillipo (72%), Stella, San Carlo Arena (77%), Miano, Secondigliano (73%), e ancora Soccavo, Pianura (65%) e Vomero Arenella (46%). Meno della metà (49%) quelli irregolari a Bagnoli Fuorigrotta.  Negli ultimi 3 anni – ha spiegato l’assessore Clemente – sono stati effettuati 1400 controlli all’anno in modo omogeneo su tutto il territorio, in media 4 controlli al giorno. I controlli hanno fatto emergere uno stato di irregolarità pari a circa l’80%. Nei casi in cui non c’era il versamento del corrispettivo di pagamento per il rilascio, oppure lo stesso simbolo e stemma del passo carrabile non era autorizzato, abbiamo provveduto non solo a identificare e multare, ma anche a rimuovere e ad intimare la rimozione dei passi carrai. Unendo queste due attività stiamo raggiungendo non solo un livello di legalità molto alto, ma soprattutto un recupero di somme dovute all’Amministrazione comunale, e quindi ai napoletani, molto interessante”.

L’assessore Clemente ha poi evidenziato che “l’attività continua e l’indirizzo nei confronti di tutte le unità territoriali della Polizia municipale e dei capitani che le guidano è di lavorare in questo senso. L’attività è confermata anche per il primo trimestre del 2019, poi tra 3 mesi ci fermeremo e vedremo quali saranno i risultati. Continueremo con questa attività costante di monitoraggio, controllo e interruzione di una situazione di abuso finché non potremo dire di aver recuperato questa pagina sicuramente poco dignitosa della nostra città”. Sull’argomento è intervenuto anche il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini, che ha spiegato come “il gettito annuale per i 4.828 passi carrai che a noi risultano, cioè solo un passo carraio e mezzo per ogni strada della città, è complessivamente di 1 milione 518 mila euro. E’ un dato sufficiente per dimostrare che siamo di fronte a un’evasione particolarmente consistente: noi stimiamo che l’entrata complessiva debba essere di 20 milioni di euro, e 18,5 milioni di euro di evasione rendono bene conto dell’assenza di una pratica di correttezza rispetto a questo tema”. Panini ha anche citato un episodio singolare: “Alcuni giorni fa abbiamo inviato 1157 raccomandate con ricevuta di ritorno ad altrettanti condomini che non avevano rinnovato la loro concessione. Un’amministratrice di un condominio ieri ha telefonato dicendo che avrebbe pagato la tassa, ma il Comune avrebbe dovuto mettere una fioriera davanti al palazzo. Siamo ormai al libero scambio, anziché avvertire il senso di pagare qualcosa che consente l’accesso a un luogo e un risparmio”, ha ironizzato il vicesindaco.

                                                                                                                                  Ci.Cre

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