Napoli, gli studenti il giorno dopo la contestazione al direttore filo-israeliano di ‘Repubblica’: “vogliamo un sapere libero, fuori dalle dinamiche di propaganda sionista e bellica”

La Rete Studentesca pe la Palestina: “In Italia la democrazia è in uno stato necrotico”

Mentre vengono diffusi ipocriti comunicati di solidarietà per il direttore di Repubblica Maurizio Molinari, accompagnati dalla solita e immancabile criminalizzazione di tutti coloro che manifestano e protestano contro il terrorismo di Stato del governo israeliano contro il popolo palestinese, gli studenti della Rete Studentesca per la Palestina di Napoli hanno voluto dare, la loro versione dell’iniziativa di lotta promossa ieri davanti all’Università Federico II di Napoli, dove è stato impedito un dibattito proprio con il direttore filo-israeliano di Repubblica

 “Abbiamo letto la solidarietà di vari esponenti della politica nei confronti del direttore di Repubblica Maurizio Molinari e le accuse di comportamento antidemocratico che ci sono state rivolte: ci chiediamo cosa resti di democratico quando le forze dell’ordine che strattonano e prendono per i capelli di ragazzi per non farli entrare in un luogo pubblico deputato alla formazione. In Italia la democrazia è in uno stato necrotico” – affermano i rappresentanti della Rete Studentesca per la Palestina di Napoli. “Ci meraviglia – dicono Giulia, Davide e Martache la stessa attenzione non sia stata data agli oltre 30mila morti palestinesi e alla distruzione di ospedali e università”.

E non solo: “avremmo voluto sapere di più sulla mancanza di espressione, da parte di Maurizio Molinari rispetto alle dimissioni di Raffaele Oriani, giornalista de La Repubblica, che ha deciso di lasciare il giornale, denunciando la complicità del giornale con il genocidio in Palestina, non solo tramite la narrazione dichiaratamente filosionista, ma anche tramite accordi politici. Il messaggio che abbiamo mandato è chiaro: vogliamo un sapere libero, fuori dalle dinamiche di propaganda sionista e bellica“. “Crediamo fermamente di non avere tolto a nessuno il diritto di parola: Maurizio Molinari è il direttore di la Repubblica, che tutti i giorni trova ampio spazio per omettere, tagliare e ricucire le informazioni e diffondere fake news sul genocidio in Palestina


Ieri, in occasione di quell’evento – sottolinea la Rete Studentesca per la Palestina di Napoli – è stata selezionata la platea non consentendo a tutti di parlare”. La Rete Studentesca rende noto di aver ricevuto la solidarietà dai colleghi di Pisa. “L’ostacolo incontrato è stato lo stesso, – evidenziano Giulia, Davide e Marta – un plotone di forze dell’ordine: loro per strada noi in un luogo per la formazione. E ci chiediamo se, forse, lo stato necrotico della democrazia in questo Paese non sia riconducibile a chi ostacola con manganelli, schiaffi e calci la contestazione su un tema che riteniamo fondamentale, come il genocidio in Palestina, a vantaggio di chi ha molto spazio nell’informazione“. 

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