Napoli è un teatro di guerra, questa notte agguato armato all’Ospedale Pellegrini

Il commissario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva: “Ciò che è accaduto questa notte è il superamento di ogni limite”

Questa notte, alle 2,30 circa, sono stati esplosi dei colpi di pistola ad altezza d’uomo nel cortile dell’ospedale Pellegrini ubicato nel quartiere Montesanto, a Napoli, dove era stato appena ricoverato un 22enne rinvenuto nei pressi di piazza Trieste e Trento con ferite da arma da fuoco alle gambe. Quattro i bossoli rinvenuti nel cortile del nosocomio. Una guardia giurata e’ stata sfiorata dai proiettili.L’autore della ‘stesa’ in ospedale, si suppone lo stesso del ferimento al giovane, ha fatto irruzione nel cortile del Pellegrini con il volto coperto da un casco ed e’ poi fuggito fra i vicoli.  Un’azione solitaria “che poteva provocare sicuramente vittime all’interno dell’ospedale”. Il racconto di chi stanotte presidiava il pronto soccorso del Pellegrini  è da brividi. Mentre una guardia giurata prestava soccorso al ragazzo giunto ferito in ospedale, dando le spalle all’ingresso, un uomo, probabilmente lo stesso autore del precedente ferimento del ragazzo, ha scavalcato la sbarra, con il viso coperto da casco integrale ed arma in pugno ha cominciato a sparare ad altezza d’uomo all’indirizzo degli ascensori e della scala che dà accesso al pronto soccorso. “Insieme al ragazzo ferito alla gamba sono arrivati altri minori, almeno due di loro sono stati feriti di striscio, probabilmente qui in ospedale ma sono scappati via”. afferma Giuseppe Fedele, chirurgo del Pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini, stanotte di sevizio in ospedale al momento della sparatoria. “C’era una ragazza di 16 anni con una ferita di striscio agli arti inferiori. Stavamo per ricoverarla ma quando le ho chiesto di chiamare i suoi genitori, visto che è minore, è scappata. Lo stesso ha fatto un altro giovane, anch’egli minorenne”. Fedele spiega che al momento dell’arrivo del  ferito, “è arrivato un folto gruppo di giovani, forse una ventina. Poi sono iniziati i colpi di pistola, c’è stata molta paura”.  Sembrava una scena di guerra.   “Una scena mai vista, lavoro qui al pronto soccorso da anni e alla violenza sono abituato, con parenti di gente ferita in agguati che sfogano la loro rabbia su di noi e sull’ospedale, ma quello che è successo stanotte le ha superate tutte”. A parlare è Peppe, un infermiere che nei turni di notte del pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini  ha passato la sua vita. “Eravamo tutti intenti a soccorrere il ragazzo ferito, come sempre con l’aiuto di guardie giurate quando si è scatenato l’inferno. Si è intravisto un uomo che a volto coperto ha cominciato a sparare verso di noi. Un miracolo che nessuno sia stato colpito. Qui ci sarebbe bisogno di una vigilanza della polizia h24 ma mi rendo conto delle cose che succedono in città che i poliziotti non possono essere dappertutto”. L’infermiere aggiunge: “mi fa piacere che subito, già dalle prime ore di stamattina in ospedale è arrivato il vertice dell’Asl a portare solidarietà a chi era presente”.Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia Centro. Il 22enne,V.R., risulta essere noto alle forze dell’ordine, per reati di piccola entità. Il giovane ha riportato “fratture pluriframmentarie agli arti inferiori: è sveglio, respira spontaneamente, è stabile emodinamicamente e non ha deficit vascolari in atto”. E’ quanto si legge in un bollettino medico diffuso dal nosocomio napoletano.

Il COMMISSARIO ASL NAPOLI 1, VERDOLIVA: “GLI OPERATORI SANITARI, DA PROFESSIONISTI IN PRIMA LINEA”- Tutto quello che sta accadendo è un vero e proprio teatro di guerra, ed i miei operatori, da professionisti quali sono, si posizionano in prima linea, disarmati. Non è più possibile accettare questo, nonostante il grandissimo lavoro ed il grandissimo sforzo che le forze dell’ordine e la Magistratura stanno facendo per consegnare questi fetenti di merda alle autorità. Quello di stanotte è un segnale concreto del superamento di un limite”. Così il Commissario dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, ha commentato alla trasmissione radiofonica, “Barba&Capelli”, quanto accaduto questa notte all’ospedale Pellegrini. “Questa notte è arrivato un paziente sparato alle gambe all’interno di un’auto. – spiega il Commissario – Nel mentre del trasporto al pronto soccorso, il sicario, che poco prima lo aveva ferito, ha iniziato a sparare ad altezza uomo proprio all’interno dell’Ospedale. I nostri operatori hanno continuato a svolgere il loro servizio fino a cambio turno, ma ciò che è accaduto questa notte è il superamento di ogni limite possibile”.

ORDINE DEI MEDICI: “SERVE FORTE RISPOSTA DA PARTE DELLE PIU’ ALTE CARICHE DELLO STATO” – “Voglio esprimere solidarietà ai colleghi che questa notte hanno vissuto momenti di paura mentre erano impegnati a fare il proprio lavoro”. Così Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, commenta quanto avvenuto stanotte. “Un episodio, quello vissuto al Pellegrini, che deve essere stigmatizzato con decisione e che deve vedere una forte risposta da parte delle più alte cariche dello Stato, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra aggressioni e intimidazioni, si lavora ormai in condizioni proibitive”, conclude Silvestro Scotti.

 

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