Napoli, durissima protesta di  300 detenuti del carcere di Poggioreale

Il sindacato della polizia penitenziaria: “La situazione è molto grave”

E’ rientrata nel giro di un paio di ore, la protesta di 300 detenuti nel carcere napoletano di Poggioreale. La protesta si è conclusa poco fa e i detenuti, dopo un confronto con il Comandante e il Provveditore della Campania, hanno fatto tutti rientro nelle proprie celle. I detenuti avevano preso possesso nel primo pomeriggio del padiglione Salerno dell`istituto, sfogando la propria rabbia sulle strutture del reparto detentivo e sui suppellettili. Una situazione incandescente. La protesta sarebbe stata promossa  per sollecitare il ricovero di un detenuto con la febbre. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Immediata la protesta.  Sul posto, oltre al Comandante del reparto di Polizia Penitenziaria dell`istituto, sono subito arrivati il magistrato della Procura della Repubblica di Napoli Nunzio Fragliasso e il Provveditore regionale dell`Amministrazione Penitenziaria, il quale, proprio nei giorni scorsi, aveva disposto uno sfollamento di 90 reclusi.   “La situazione è molto grave” – denuncia Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe –  Le carceri, dunque, sono ad alta tensione anche in Campania, specie a Poggioreale dove i detenuti presenti cono quasi 2400″. La situazione nel carcere partenopeo e negli altri istituti detentivi del Paese è incandescente. Negli ultimi tre anni, la popolazione è tornata ad aumentare, dagli oltre 52mila del 2015 ai 60mila odierni. Con una sistematica violazione dei diritti fondamentali delle persone detenute, costrette a vivere in ambienti insalubri e fatiscenti, private del diritto alla salute o agli affetti familiari.

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