Napoli, corruzione: arrestati giudice Capuano e il  consigliere “arancione” Di Dio

Custodia cautelare anche per il professionista Valentino Cassini, il pregiudicato Giuseppe Liccardo. Arresti domiciliari per avvocato Buonaiuto. Operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma

Dalle prime ore di questa mattina è in corso un’operazione anticorruzione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di un giudice napoletano e altri quattro soggetti indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale. La Squadra Mobile di Roma sta eseguendo l’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale a carico dei 5 indagati e contestuali perquisizioni. Nell’operazione, denominata ‘San Gennaro’, si indaga anche su collegamenti tra gli indagati e appartenenti alla camorra. Gli arresti sono arrivati al termine di un’articolata attivita’ investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica: nella mattina di oggi, mercoledi’ 3 luglio, la Squadra Mobile di Roma ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa il 27 giugno scorso dal gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico dei seguenti indagati: Alberto Capuano, Gip presso il Tribunale di Napoli, sezione distaccata di Ischia; Antonio Di Dio (al centro nella foto di copertina), consigliere della X municipalità Bagnoli-Fuorigrotta, eletto con la lista “Solo Napoli”, della coalizione arancione che sosteneva il sindaco Luigi de Magistris. Di Dio, risultò il candidato che raccolse più voti nella X municipalità.  Arresto anche per  Valentino Cassini, libero professionista nel commercio al dettaglio di prodotti via internet; Giuseppe Liccardo pregiudicato clan Mallardo di Giugliano, nonchè la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Elio Buonaiuto avvocato del foro di Napoli.

ASSOCIAZIONE MAGISTRATI: “LA NOTIZIA CI LASCIA SGOMENTI” – “Le notizie di stampa relative all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giudice del Tribunale di Napoli, indagato per gravissimi fatti di corruzione in atti giudiziari e, addirittura, accusato di aver avuto contatto con sodalizi camorristici, lasciano sgomenti i magistrati del Distretto”.  È quanto si legge in una nota della Giunta esecutiva dell’Associazione nazionale magistrati sezione di Napoli. “La magistratura napoletana – aggiunge la nota – è un’istituzione sana, quotidianamente impegnata con professionalità e dedizione in delicatissime funzioni giudiziarie di ripristino della legalità e di contrasto della criminalità anche organizzata. Ribadisce a voce alta che il rigore etico e deontologico costituisce un indefettibile presupposto per la credibilità dell’istituzione. Stigmatizza senza riserve le condotte, da accertare nelle sedi competenti, di chi tradisce questi valori”.

L’ASSESSORE DEL GIUDICE – “Sono sorpreso, dispiace molto”. Così l’assessore all’Ambiente del Comune di Napoli Raffaele Del Giudice commenta l’arresto di Antonio Di Dio, consigliere municipale della Decima Municipalità (Fuorigrotta, Bagnoli) coinvolto nell’inchiesta della Procura di Roma.

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