Il ministro nell’occhio del ciclone per la vicenda Grandi Opere: “Chiarirò tutto in Parlamento”

MILANO – “Chiarirò tutto in Parlamento”. Smentisce le voci (renziane) sul fatto che valuti di dimettersi. Maurizio Lupi va avanti, sostenuto dal suo leader Alfano. E all’inaugurazione di Made Expo, rassegna dell’architettura, del design e dell’edilizia in Fiera a Milano, si becca fischi e contestazioni. Gli gridano “vergogna” e “dimettiti”. E lui tira dritto. “Io chiederei scusa, innanzitutto alla mia famiglia, ai miei amici e agli italiani se fosse riscontrato che io abbia fatto un qualsiasi gesto sbagliato e irresponsabile – afferma il ministro delle Infrastrutture  – Non avendo fatto questi gesti, quando si dimostrerà l’opposto ne prenderò immediatamente atto e chiederò scusa a tutti”. Nega il pressing di Renzi per un passo indietro: “E’ giusto che io debba dare delle risposte politiche. Ho letto da molte parti  osservazioni giustissime sulla politica del ministero e sulla responsabilità che in questi 18 mesi il mio ministero e la mia azione politica hanno avuto per le infrastrutture, dall’altra anche le domande più puntuali che sono emerse come questioni dalle intercettazioni”.

QUESTION TIME – Dopo il siparietto milanese, Lupi vola a Montecitorio per il question time. Qui è “incalzato” dalla deputata grillina Liuzzi. E in scena va ancora il copione dell’autodifesa a oltranza. “Confermo con molta chiarezza e forza – dice il ministro – che l’obiettivo che in questi mesi ha spinto e ispirato l’azione del mio ministero e del sottoscritto” è stato “da una parte garantire la rapida ed efficiente realizzazione delle opere ritenute necessarie e indispensabili e dall’altra assicurare la massime trasparenza e correttezza di questo processo”. E meno male, viene da dire. Per rafforzare la tesi, aggiunge che “l’ingegner Incalza dal 31 dicembre 2014 non è più direttore dell’unità tecnica di missione e non ha un rapporto di consulenza né un rapporto di collaborazione con il ministero”. Da ben due mesi e mezzo quindi, al ministero delle Infrastrutture è tutta un’altra musica. Al ministro dell’Ncd si affianca il leader dell’Ncd, che ribadisce come il suo partito non ci pensi nemmeno a sacrificare la casella. “Abbiamo piena fiducia in Maurizio Lupi – dichiara in aula Alfano – Riteniamo che ci siano le condizioni per accelerare la sua informativa in Parlamento. Lui è prontissimo e non pensa alle dimissioni”. Lo avreste detto?

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