L’autunno caldo delle proteste sociali: Draghi abbraccia Landini e blocca i cortei con nuove restrizioni

Aumentano gas, luce, carburanti e i licenziamenti

Licenziamenti, aumento dei prezzi dei carburanti, luce, gas e dei generi di prima necessità, ulteriori chiusure e delocalizzazioni aziendali, liberalizzazione degli sfratti, sospensione del lavoro e dei salari per i lavoratori che non sono in possesso del Green Pass. Il presidente del consiglio, Mario Draghi abbraccia il leader della Cgil, Maurizio Landini e prepara la limitazione dei cortei di protesta. La compressione del diritto di protestare. Un ulteriore riduzione degli spazi della democrazia. Se si riterrà che non ci siano le condizioni per garantire la sicurezza, le manifestazioni saranno vietate impedendo in ogni modo di scendere in piazza. Un ulteriore violazione della Costituzione.

Il capo della polizia, Lamberto Giannini, ha sensibilizzato le questure “alla massima attenzione di tutte quelle aree di malcontento che potrebbero pianificare azioni eclatanti, ma anche aggregare personaggi che mirano a fomentare le paure e le contestazioni dei cittadini”. Il ministro dell’interno Luciana Lamorgese, intanto, ha convocato per mercoledì un comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza volto a fornire indicazioni per evitare che si ripetano situazioni analoghe.

Intanto non si fermano le proteste sociali nel Paese. Oggi a Torino hanno sfilato in corteo centri sociali, lavoratori in agitazione e i contrari al green pass mentre tra i 2500 di Genova i no pass erano a braccetto con i Cub. A Trieste ad opporsi alle scelte del governo erano in 10mila: Cobas, ferrovieri, tassisti, portuali. “Se il certificato sarà obbligatorio bloccheremo il porto”, dice il coordinatore dei lavoratori del porto Stefano Puzzer dando un dato significativo: su 950 lavoratori il 40% non ha il pass. Stesse scene a Firenze, Napoli,  Cagliari, Roma, Milano. E’ l’inizio di una “stagione complicata”

CiCre

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