La protesta operaia di Pomigliano D’Arco: “L’acquisto di Ronaldo è uno sfizio calcistico, un giocattolo dei padroni”

Distribuiti centinaia di volantini davanti alla fabbrica

Gli operai metalmeccanici protestano contro l’acquisto milionario di Ronaldo. “Per Ronaldo 400 milioni. Agli operai solo calci nei coglioni”. Così un manifesto affisso sul muro di recinzione dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco dagli esponenti dei Si Cobas e dai cinque ex operai della stessa fabbrica, il cui licenziamento è stato sentenziato dalla corte di cassazione nelle scorse settimane. Uno degli ex operai indossa una maglia con la foto di un manichino ‘impiccato’ con la testa di Ronaldo e la scritta “400 milioni presi dalle tasche degli operai? No grazie. La faccio finita”. “Noi siamo quelli che ti paghiamo”, si legge ancora sul manifesto, “Cristiano Ronaldo è il nuovo giocatore della Juventus anche grazie ai capitali che sborserà Fiat. Decine di milioni di euro investiti dalla società che da pochi giorni ha fatto per l’ennesima volta ricorso alla cassa integrazione -straordinaria per le fabbriche di Melfi, Pomigliano e Mirafiori, riversando sulla fiscalità generale il costo di parte del salario dei suoi operai – spiega in una nota il sindacato Si Cobas – Le condizioni salariali e lavorative degli operai peggiorano, mentre i profitti della Fiat aumentano e con questi i padroni si tolgono anche i loro sfizi calcistici, comprano i loro giocattoli e si godono la bella vita. L’accumulazione di plusvalore è il lavoro rubato agli operai, il lavoro per cui gli operai non vengono pagati. Lavoro in eccedenza che produce profitti. Con questi profitti è arrivato Ronaldo alla Juventus. Sono gli operai ad averlo acquistato. Se c’è lui in mezzo al campo è perché esiste una catena di montaggio e gli schiavi salariati che vi lavorano. Nient’altro”. Sulla questione interviene anche il sindacato confederale “Come tifoso non posso che essere contento dell’acquisto di Ronaldo. Potrebbe rappresentare un’opportunità anche per Torino. Certo che parliamo di compensi economici totalmente fuori misura, e anche immorali, rispetto ad esempio a quanto guadagna un operaio di Fca: circa 1.600 volte in più”. dice Federico Bellono, segretario generale della Fiom torinese.

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