La popolazione ha meno disponibilità economiche e taglia le spese per la lettura
Domani, lunedì 25 marzo i rivenditori delle edicole effettueranno un presidio al Centro Direzionale davanti alla redazione de ‘Il Mattino’ per protestare contro il mancato rinnovo dell’accordo nazionale contrattuale scaduto da oltre 14 anni. L’iniziativa è stata promossa daSinagi e Slc Cgil Napoli. “A nulla sono valsi gli incontri avuti con la Fieg, la Federazione degli editori che si dichiara disponibile al rinnovo dell’accordo senza oneri economici. Ciò in presenza di una profonda crisi del settore dovuta a una diminuzione del fatturato di oltre il 40% e che ha portato alla chiusura, negli ultimi 10 anni di migliaia di edicole in tutto il paese. Inoltre, alcuni editori inondano le edicole di pubblicazioni irregolari o a prezzi irrisori (50 centesimi)”. Ogni giorno su tutto il territorio nazionale chiudono due rivendite, siamo passati dalle 50 mila di cinque anni fa alle attuali 25 mila con la perdita di migliaia di posti di lavoro oltre che al danno incomparabile per la parità di trattamento tra tutte le testate editoriali e la democrazia stessa. Le rivendite di giornali hanno sempre avuto una importanza particolare, nel tessuto urbano. Spesso, sono stati presìdi di aggregazione sociale. Ora ci si rende conto che qualcosa di grave sta succedendo. Molti giornalai chiudono, si arrendono. Le edicole chiudono per diversi motivi: il primo è la situazione generale del paese. La popolazione ha meno disponibilità economiche e perciò taglia quelle spese che considera superflue: in primis la lettura. Il secondo è la crisi specifica dell’editoria, che ha costretto a chiudere alcune testate storiche. Gli editori non investono, di prodotti che tirano non ce ne sono più, e il margine economico per l’edicolante diventa inesistente. Dodici ore al giorno in una gabbia per niente, alla fine in tanti si arrendono. Gli edicolanti non hanno molte possibilità. Al massimo possono tenere le edicole aperte più a lungo, ma anche quella è una spesa. Le edicole sempre aperte sono spesso quelle in centro: offrono servizi ai turisti che permettono di lavorare più ore. Invece, i giornalai che fanno mezza giornata gestiscono l’edicola da soli e non hanno possibilità di stipendiare altro personale. Fanno due conti e vedono che non conviene restare aperti.