Oggi bombardata una scuola a Gaza con un ordigno di fabbricazione statunitense: 93 morti, tra cui 11 bambini. Un atto criminale, premeditato, mentre è in corso un intenso lavoro diplomatico per un cessate il fuoco. L’Egitto, Paese mediatore, ha affermato che “l’uccisione deliberata” di palestinesi disarmati, proprio alla vigilia dei colloqui, dimostra che manca la volontà politica di Israele di porre fine alla guerra.
Israele agisce come uno stato terrorista. I servizi di soccorso a Gaza hanno riferito che il numero dei morti nel bombardamento di questa mattina su un complesso scolastico a Gaza City è stato di 93, tra cui 11 bambini e sei donne. Lo riporta Haaretz, giornale israeliano. Secondo la loro dichiarazione, l’attacco israeliano ha preso di mira un edificio di due piani: le donne si trovavano al piano superiore e uomini e ragazzi al piano terra, stavano pregando, quando i loro corpi sono stati fatti a pezzi da un ordigno di fabbricazione statunitense. La maggior parte delle vittime non possono essere identificate.
Un atto criminale avvenuta poche ore dopo l’approvazione da parte di Biden di 3,5 miliardi di dollari di nuove armi per Israele. Netanyahu ha superato ogni limite di immoralità e violazione del diritto internazionale.
Un atto criminale, premeditato, mentre è in corso un intenso lavoro diplomatico per un cessate il fuoco. L’Egitto, Paese mediatore, ha affermato che “l’uccisione deliberata” di palestinesi disarmati, proprio alla vigilia dei colloqui, dimostra che manca la volontà politica di Israele di porre fine alla guerra. Sulla stessa linea Mousa Abu Marzouk, membro dell’ufficio politico di Hamas: “Israele sta cercando di ostacolare i negoziati” per un cessate il fuoco.
Italia, opposizioni unite contro bombe a Gaza. Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista: “richiamare il nostro ambasciatore a Tel Aviv” – “Fermare Netanyahu”. E’ l’imperativo che giunge dalle opposizioni dopo l’ennesima strage compiuta con un bombardamento israeliano su una scuola a Gaza. “Altri cento civili palestinesi, molti bambini e donne, fatti a pezzi dalle bombe israeliane sganciate su una scuola-rifugio affollata per l’ora della preghiera”, denuncia il presidente dei 5 stelle, Giuseppe Conte che alla triste conta di “una strage al giorno”, sempre “più atroce”, affianca il dolore di “chi sopravvive alle bombe” ma “muore di fame, sete e malattie. Uno sterminio sistematico – denuncia – messo in atto da un governo estremista che giustifica ogni massacro e teorizza una nuova “morale” che consente di far morire di fame due milioni di palestinesi”. “Le condanne – scandisce il leader pentastellato – non bastano più. Chiediamo al governo italiano di richiamare il nostro ambasciatore a Tel Aviv (proposta sottoscritta in piena anche dal segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo) in segno di ferma protesta contro gli incessanti crimini di guerra del governo Netanyahu”.
“Bombardare scuole e ospedali – denuncia la segretaria Dem, Elly Schlein – è un crimine di guerra. Non è accettabile continuare ad assistere a quello che sta accadendo a Gaza”. “L’Europa e la comunità internazionale – chiede – assumano immediatamente una iniziativa per fermare Netanyahu e raggiungere il cessate il fuoco. Il suo è un governo di estremisti che continua a minare il terreno su cui ricostruire la pace per il Medio Oriente”.
Invitando a sostenere “il lavoro dei mediatori e dei negoziatori per raggiungere un immediato cessate il fuoco”, Schlein punta però il dito contro il governo e la Meloni da cui si aspetta “la più ferma condanna delle azioni del Governo Netanyahu e un’impegno diplomatico serio con i paesi della regione, che fin qui è stato debole e incerto”.
E di “atto ingiustificabile nel contesto di una guerra contemporanea” parla il leader di Azione, Carlo Calenda osservando come “Netanyahu stia portando Israele verso un disastroso isolamento politico. Dobbiamo contribuire con ogni mezzo ad imporre un cessate il fuoco immediato e un accordo per il rilascio degli ostaggi. Ma soprattutto – sottolinea – Netanyahu, che chiaramente vuole la continuazione e l’allargamento dello stato di guerra, va isolato dalla comunità internazionale”.
E di Netanyahu come “criminale” parla Nicola Fratoianni, anche lui critico nei confronti del governo italiano: “Immagino che nelle prossime ore qualcuno del governo italiano, con toni solenni, ripeterà che serve moderazione in Medio Oriente. E così penserà di aver salva la coscienza. Mentre il governo del criminale Netanyahu continuerà giorno dopo giorno a massacrare i civili palestinesi”. “Ma non si vergognano – chiede il leader di SI – delle loro parole vuote ed ipocrite? Di fronte a quanto di drammatico avviene quotidianamente in quella zona martoriata, un sussulto di dignità e un’iniziativa diplomatica più decisa ed efficace non sarebbe male”
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