Le vittime sono membri delle milizie filogovernative sunnite. Domani riunione del Consiglio di Sicurezza
TRIPOLI – Nuovo orrore firmato dall’Isis: i jihadisti avrebbero bruciato vive 45 persone ad al-Baghdadi, nella provincia di Anbar, a soli 8 km dalla base aerea di Ain Al-Asad, nell’Iraq occidentale, dove 320 marines americani stanno addestrando i soldati della VII divisione irachena. Lo afferma senza dare altri dettagli un ufficiale della polizia locale, colonnello Qasim al-Obeidi, citato dalla Bbc. In precedenza si era appreso dell’uccisione di almeno 27 poliziotti iracheni nella stessa città. Una fonte locale della sicurezza ha dato una versione diversa dell’accaduto: le vittime – ha raccontato – sono state prima giustiziate in una piazza pubblica di al Baghdadi, e poi i cadaveri sono stati dati alle fiamme. Le oltre quaranta persone uccise, ha aggiunto, erano membri della polizia e del Consiglio di Salvezza, milizie sunnite filogovernative.
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, d’accordo con il Capo dello Stato francese Francois Hollande, ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si riunirà domani alla presenza del Capo delle diplomazia egiziana, di approvare una risoluzione che autorizzi un intervento internazionale in Libia per combattere l’Is e stabilizzare il Paese. Il presidente egiziano lo ha detto in un’intervista a una radio francese, ulteriore conferma del consolidarsi dell’asse tra Parigi e Il Cairo. “Non ci sono altre scelte, tenendo in considerazione l’accordo del popolo libico e del governo, che ci hanno chiesto di agire”, ha detto il presidente egiziano.