Inps e governo: bonus 600 euro e cassa integrazione erogati in tempi rapidissimi

Accelerate al massimo le procedure

Inps e governo accelerano al massimo le procedure per il pagamento del bonus di 600 euro in favore dei lavoratori autonomi e l’erogazione della Cassa integrazione per i dipendenti delle aziende che hanno sospeso le attività per l’emergenza Coronavirus-  Il bonus di 600 euro “è previsto per 5 milioni di autonomi: si riferisce a marzo e sarà accessibile dal sito dell’Inps“. Lo dichiara a “Di Martedì” il presidente dell’istituto di previdenza Pasquale Tridico.Il bonus –  ha ricordato Tridico – è previsto per autonomi, turismo, lavoratori agricoli, spettacolo e professionisti: “basterà un pin da richiedere direttamente sul sito Inps con un messaggio di conferma sul cellulare”. “Le procedure sul sito – ha aggiunto – dovrebbero essere attivate dalla prossima settimana” e “non c’è un requisito per accedere se non per il turismo per il quale bisognerà dimostrare di aver lavorato fino al 17 marzo”. Insomma “una sorta di reddito di cittadinanza universale”. E la Cassa integrazione sarà erogata senza ostacoli burocratici .  “Siamo impegnati per fare in modo che l’erogazione degli ammortizzatori sia la più veloce possibile“. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Cura Italia spiegando che le risorse “saranno ulteriormente potenziate e rafforzate per essere sufficienti” anche rispetto alle “nuove misure di restrizione” che hanno visto da ultimo la chiusura delle fabbriche e di tutte le attività ‘non essenziali’ e agli sviluppi dell’epidemia e all’impatto sull’attività economica“. Il decreto Cura Italia “è un provvedimento immediato per avere disponibili prima possibile le risorse per evitare ogni licenziamento. Oggi tutti i passaggi sono stati adottati, la procedura sarà semplificata e dovrebbe consentire entro 30 giorni al massimo di avere l’accredito al lavoratore” – ha affermato Gualtieri  spiegando che dalla domanda di cassa integrazione arriverà l’accredito da parte dell’Inps in massimo 30 giorni, con una “accelerazione senza precedenti”. Infine da rilevare che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo ha firmato oggi il primo decreto per il riparto dei fondi per la cassa integrazione in deroga per 1,3 miliardi. Lo ha annunciato la stessa ministra con una nota. “Ho firmato oggi – si legge in una nota – il primo dei tre decreti con il quale viene assegnato il riparto dei fondi previsto dall’art. 22 del decreto Cura Italia (Nuove disposizione per la Cassa integrazione in deroga), per un importo pari a circa 1,3 miliardi di euro. È il primo passo per permettere ai lavoratori non coperti dagli strumenti ordinari di sostegno al reddito di accedere alla Cig in deroga“. Tra le Regioni con gli importi più rilevanti Catalfo segnala la Lombardia, alla quale andranno 198,3 milioni di euro, il Lazio (114,4 milioni), l’Emilia-Romagna (110,9 milioni), la Sicilia (108,1 milioni), la Puglia (106,5 milioni), la Campania (101,6 milioni) e il Veneto (99 milioni).

LA CGIL SULLA CASSA INTEGRAZIONE – “Al sistema delle imprese chiediamo responsabilità nei confronti dei lavoratori e di tutto il Paese:
chi può anticipare il trattamento di cassa ordinaria e di assegno ordinario lo faccia subito, senza sotterfugi. Registriamo, purtroppo, sempre più segnalazioni di aziende che, anche dopo aver già sottoscritto accordi sulle procedure di cassa Covid-19, provano a disdirli per evitare l’anticipo del trattamento”.
È quanto fa sapere la Cgil nazionale in una nota.
Il decreto, precisa la confederazione, “prevede la possibilità per le imprese di chiedere il pagamento diretto da parte dell’Inps. Nel testo però non viene specificato se tale possibilità è destinata solo alle aziende in grave difficoltà economica, come già previsto dalle norme generali. Così deve rimanere“. Per il sindacato di corso d’Italia “sarebbe un grande segno di responsabilità delle aziende che possono anticipare il trattamento di cassa ordinaria e di assegno ordinario garantire subito alle famiglie una continuità di reddito, anche se ridotto, così da fronteggiare le difficoltà economiche“. L’Inps, conclude la Cgil, “vedrà la sua capacità gestionale già fortemente sollecitata per far fronte ai milioni di lavoratori che riceveranno la copertura direttamente dall’Istituto”.

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