In Ucraina non c’è panico. Paura e tensione alimentate dalla propaganda straniera

Primi voli da Kiev all’aeroporto di Torino, la vita scorre normale 

In Ucraina non c’è panico, la vita scorre normale. La tensione, la paura sono alimentati dall’esterno, dai mass media e dalla propaganda stranieri. “La gente va al cinema, al teatro, ci sono cantieri aperti ovunque, la vita scorre in modo normale e nulla fa pensare che stia per accadere qualcosa – racconta Anna, ricercatrice torinese in un’intervista all’Ansa – Sono partita da Odessa in treno, poi ho preso l’aereo: segnali d’allarme non ne ho visti”. Il suo punto di vista, precisa, non è quello di un turista. “Ero lì  da inizio gennaio, ho avuto modo di vivere e di parlare in mezzo agli ucraini e tutti dicono che non accadrà  nulla“.

Nonostante l’invito del Ministero degli Esteri a lasciare l’Ucraina a scopo precauzionale a causa delle preoccupazioni per una possibile escalation militare, per ora sono pochi gli italiani che se ne stanno andando.

Lì  è tutto tranquillo, anche all’aeroporto, non ho visto niente di strano“, riferisce Constantine. “Un po’ di paura c’è¨, ma per ora in pochi se ne vanno“, aggiunge una donna, che preferisce non essere citata, gli occhi nascosti dietro a un grosso paia di occhiali da sole.

C’è anche chi è convinto che sia tutto un bluff: “Una guerra avrebbe costi troppo alti, in termini economici e di vite umane, non accadrà nulla”, sostiene un giovane italiano. 

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