La Russia è pronta a collaborare con ogni presidente americano che gode della fiducia del suo popolo
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha detto di considerare “degna di attenzione” l’iniziativa di Donald Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina. “Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con lui, per la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Ho già detto che lavoreremo con qualsiasi capo di Stato di cui il popolo americano si fida”.
Il leader del Cremlino, riferisce l’agenzia Tass, è “pronto a discutere” con Trump. “Se qualcuno vuole riprendere i contatti, non mi dispiace. Sono pronto”, evidenzia Putin. “La Russia è pronta a ripristinare i rapporti con gli americani, ma la palla è nel loro campo“.
Il presidente russo riserva anche elogi particolari a Trump. “Il suo comportamento quando hanno provato ad ucciderlo mi ha impressionato. E’ stato molto coraggioso”, ha sottolineato riferendosi all’attentato subito da Trump a luglio, durante un comizio a Butler, in Pennsylvania. Il nuovo presidente degli Stati Uniti è stato ferito ad un orecchio da un cecchino che ha aperto il fuoco ed è stato ucciso dagli agenti del Secret Service.
Putin è disponibile al dialogo non solo con Trump. Il presidente russo si dice disponibile a riprendere i contatti con i leader occidentali “se loro stessi lo vorranno”. “I leader degli Stati occidentali ad un certo punto mi hanno chiamato quasi ogni settimana, ma poi all’improvviso hanno smesso”, prosegue Putin, secondo cui “se qualcuno di loro vorrà riprendere i contatti, l’ho sempre detto e lo voglio ripetere: non abbiamo nulla in contrario”.
Articolato l’intervento politico del presidente Putin al Club Valdai: “Il precedente ordine mondiale è finito in maniera irrevocabile. Siamo arrivati a un punto pericoloso si può presumere che i prossimi 20 anni saranno ancora più difficili”. Secondo Putin la democrazia “viene interpretata sempre più come il governo non della maggioranza, ma della minoranza” e “l’illiberalismo occidentale ha prodotto un’estrema intolleranza e aggressività”.
“Siamo arrivati a una linea pericolosa” – ha aggiunto il presidente Putin. “Gli appelli dell’Occidente a infliggere una sconfitta strategica alla Russia, un Paese con il più grande arsenale di armi nucleari, dimostrano l’estremo avventurismo dei politici occidentali”, ha detto. La frase “linea pericolosa” usata da Putin richiama a un film sovietico dedicato alla II guerra mondiale dove nella finzione del film il Terzo Reich sta sviluppando armi chimiche da utilizzare sul fronte orientale e l’intelligence sovietica si inserisce dietro le linee nemiche al fine di procurare campioni di queste armi all’URSS per fornire informazioni sul loro sviluppo alla comunità mondiale e quindi, sotto la minaccia di un attacco di ritorsione, impedirne la diffusione.