Gravi ritardi cassa integrazione: Inps denunciato dal Codacons

Omissione di atti d’ufficio e abuso

Il Codacons, associazione dei consumatori ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro l’Inps per i gravi ritardi nei pagamenti della cassa integrazione in deroga a favore dei lavoratori danneggiati dall’emergenza coronavirus, e chiede oggi il commissariamento dell’ente attraverso il ricorso alle strutture territoriali della Guardia di Finanza per definire le pratiche ancora pendenti. Lo annuncia in una nota.
Nell’atto dell’associazione si chiede alla magistratura di aprire una indagine per le possibili fattispecie di omissione di atti d’ufficio e abuso. Si legge nell’esposto: “la gravissima situazione legata all’illegittimo e ingiustificato ritardo nel pagamento della Cassa integrazione sta creando situazioni di preoccupante disagio sociale, con una intera collettività in situazione di bisogno e senza i soldi necessari, con continui rimpalli di responsabilità tra Inps e Regioni e il mancato avveramento delle promesse del Presidente del Consiglio dei ministri . L’operato della Pubblica amministrazione. fatto di ritardi, omissioni e inadempimenti agli obblighi previsti dalla legge, sta vanificando gli sforzi di chi, in questi mesi, ha fatto sacrifici per restare a casa chiudendo negozi e attività in ottemperanza delle limitazioni imposte del governo ma lasciati a se stessi”. Il Codacons ha chiesto dunque alla Procura di accertare “se possa sussistere a carico dell’Inps e delle singole Regioni la responsabilità per i seri e gravi ritardi nell’erogazione delle Casse integrazioni mentre le famiglie vivono nel caos, poiché in caso affermativo potrebbero configurarsi diverse fattispecie penalmente rilevanti quali ritardo e omissione di atti d’ufficio e oltre tutte le ipotesi e fattispecie che dovessero essere ravvisate e in caso affermativo esercitare l’azione penale nei confronti di tutti coloro che verranno accertati come responsabili”. L’associazione auspica che nel prossimo decreto sul rilancio siano eliminati i percorsi tortuosi che sulla cassa integrazione coinvolgono le regioni, allungando a dismisure i tempi, e avvia inoltre una azione collettiva per tutti i datori di lavoro per i danni causati dal ritardo nell’erogazione della Cig.

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