Oggi al Quirinale Grasso, Boldrini e Napolitano. Clamorosamente resta in piedi la pista del Renzi bis. Padoan e Gentiloni le altre ipotesi. Il capo dello Stato vorrebbe chiudere prima del 15 dicembre, quando si riunisce il Consiglio Europeo
“Buonasera, buon lavoro a tutti” si è limitato a dire l’ex capo dello Stato ai cronisti. La sagoma di Giorgio Napolitano ha chiuso la prima giornata di consultazioni al Quirinale. L’ultimo dei tre incontri di Mattarella è stato quello con il suo predecessore, durato circa mezzora come gli altri con il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini. Nessuno rilascia dichiarazioni. Domani, giornata in cui le consultazioni riguarderanno le formazioni parlamentari numericamente più piccole, si comincia alle 10 con il gruppo Misto al Senato. Il rebus governo vede in campo, clamorosamente, l’opzione reincarico a Renzi, accreditata come la preferita del presidente della Repubblica. Le altre piste portano a due ministri uscenti: Padoan e Gentiloni. Da quanto si apprende, Mattarella vorrebbe chiudere la partita del nuovo esecutivo prima del 15 dicembre, quando si riunisce il Consiglio Europeo. Per quella data, il Quirinale vorrebbe avere un nuovo governo in grado di rappresentare l’Italia al tavolo dei 27 leader. Ma appare ardua: la crisi è al buio più che mai.