Governo, il M5S lancia il decalogo di programma: “Dieci impegni imprescindibili”

Di Maio espone la base delle trattative per un nuovo esecutivo: “Il voto non ci spaventa ma non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani”. Al primo punto il taglio dei parlamentari; poi stop all’aumento dell’Iva, taglio del cuneo fiscale, 100% di fonti rinnovabili, piano di investimenti per il sud, autonomia differenziata con garanzia di livelli essenziali per le altre regioni, riforma sistema bancario, tempi dimezzati per la giustizia, tutela dei beni comuni

Nel discorso non nomina né Lega né Pd, anche se la priorità, adesso, è il dialogo con i dem. “Non lasciamo la nave affondare – dice Luigi Di Maio-, perché l’Italia siamo tutti, a dispetto degli interessi di parte”. Al Quirinale, all’uscita dal colloquio con Mattarella, il capo politico del M5S spiega: “Sono state avviate tutte le interlocuzioni per avere una maggioranza solida che voglia convergere sui punti indicati. I cittadini che ci hanno votato il 4 marzo, l’hanno fatto per cambiare l’Italia non il Movimento e penso anche che il coraggio non è di chi scappa ma chi prova fino in fondo a cambiare le cose, anche sbagliando con sacrificio e provando a fare le cose”. Il M5S non vuole farsi dettare condizioni, e riparte da dieci punti di programma, base della trattativa. Sono i “dieci impegni” comunicati al presidente della Repubblica. “Il voto – giura Di Maio- non ci intimorisce affatto ma il voto non può essere la fuga dalle promesse fatte agli italiani. Abbiamo tante cose da fare”.

Ecco i dieci punti programmatici presentati come “condizione imprescindibile per un nuovo governo che possa davvero cambiare l’Italia”.

1. Taglio del numero dei parlamentari

2. Manovra finanziaria equa che preveda salario minimo, taglio del cuneo fiscale e stop all’aumento dell’Iva, sburocratizzazione, misure di sostegno alle nascite e alla disabilità

3. Cambio di paradigma sull’ambiente, con un green new deal che porti in pochi anni al 100% di fonti rinnovabili e posti di lavoro in questo settore strategico

4. Legge sul conflitto di interessi e riforma della Rai

5. Dimezzamento dei tempi della giustizia e riforma dell’elezione del CSM

6. Autonomia differenziata e garanzia dei Livelli essenziali di prestazione per le altre regioni, riforma degli enti locali inutili

7. Lotta alle mafie e carcere ai grandi evasori, lotta all’evasione fiscale. Contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico di esseri umani in collaborazione con l’Europa e revisione del trattato di Dublino, per la gestione condivisa con tutti i Paesi europei dell’immigrazione

8. Piano di investimenti per il Sud

9. Riforma del sistema bancario, che divida tra banche d’investimento e banca commerciale. Banca pubblica per gli investimenti

10. Tutela del beni comuni: scuola, acqua pubblica, sanità, infrastrutture con revisione delle concessioni autostradali

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