Germania, scoppiano 2 impianti chimici: un morto e 6 feriti, paura nube tossica

Gli impianti sono della Basf e distano una ventina di chilometri tra loro. L’appello ai cittadini di rimanere in casa. Per la polizia non ci sono indizi di terrorismo

Un morto, sei dispersi e sei feriti è il bilancio ufficiale dell’esplosione nella zona portuale di Ludwigshafen utilizzata dal colosso chimico Basf, nel sudovest della Germania. Lo hanno reso noto le autorità in una conferenza stampa. Un’altra esplosione si è verificata nell’impianto chimico della Basf a Lampertheim, distante una ventina di chilometri dall’altro.

In seguito all’esplosione, Basf ha reso noto di aver sospeso le attività industriali dell’area per motivi di sicurezza. Restano in vigore le misure di sicurezza per l’allarme dei fumi per i cittadini che sono stati invitati a restare in casa, a chiudere porte e finestre e a spegnere gli eventuali impianti di aria condizionata e ventilazione. L’allarme si è esteso anche alla città di Mannheim, che si trova sull’altra sponda del fiume Reno.

Secondo l’agenzia Dpa, la polizia di Ludwigshafen si dice certa che non vi è alcun indizio di un possibile doppio attentato terroristico nell’area degli impianti Basf.

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