Francia, i gilet gialli assaltano con le ruspe i palazzi del potere

Ottavo Sabato di lotte, irruzione nel ministero del portavoce del governo. Il video

Circa 300 mila persone sono scese in piazza, in tutta la Francia, “nell’ottavo atto di manifestazioni dei gilet gialli”. Ottavo Sabato di lotte. Il cuore del potere francese è stato preso di mira dai manifestanti con la violenta irruzione nel ministero del portavoce del governo, Benjamin Griveaux.   Nel pomeriggio di oggi centinaia di gilet gialli  hanno preso una pala meccanica che era sulla strada e hanno distrutto la porta del ministero. Entrati nel cortile, hanno distrutto due auto, rotto alcune finestre e poi se ne sono andati. Il personale presente è stata messo in sicurezza ed evacuato.  Un’irruzione in un ministero è molto rara. L’ultima risale al 1999 con il saccheggio da parte degli agricoltori dell’ufficio di Dominique Voynet, ministro della Pianificazione territoriale e dell’Ambiente.

Alla domanda se ci siano stati tentativi di irruzione anche in altri ministeri, l’ufficio di Griveaux non ha confermato.  Dure azioni di lotta, soprattutto a Parigi, dove le forze dell’ordine hanno dovuto far ricorso al lancio di lacrimogeni. A Montpellier e Troyes, invece, sono stati segnalati tentativi di irruzione negli edifici delle prefetture. In molti casi, i servizi d’ordine dei poliziotti sono stati travolti dalla determinazione e dallo spirito combattivo degli operai, studenti, precari, disoccupati, migranti francesi. Tantissimi hanno sfilato  scandendo “Macron démission” (Macron dimissioni), “Paris, debout soulève-toi!” (Parigi, in piedi, sollevati!) e intonando l’inno nazionale francese la Marsigliese.Varie barricate di fortuna solo state erette sull’elegante viale, almeno un’auto, vari motorini e una pattumiera sono stati incendiati.

 

 

 

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