Francia, altro sabato di resistenza: 200 mila in piazza per la giustizia sociale

  La polizia ha sparato proiettili di gomma sui manifestanti

Scontri, auto e cassonetti in fiamme, negozi saccheggiati: Oggi a Parigi e in altre città francesi è stata promossa la quarta mobilitazione dei gilet gialli. 200 mila le persone scese in piazza in Francia, nella stragrande maggioranza precari, disoccupati, operai, impiegati, pensionati. Tutti con  punto comune: a malapena riescono ad arrivare alla fine del mese. Più di 950 persone fermate dalla polizia. A Parigi sono trattenute in custodia 536 persone. La cifra sale a 724 se si considera tutto il paese. Sono 55 i feriti a Parigi nella giornata caratterizzata dalle manifestazioni dei gilet gialli. Secondo i dati diffusi dalla prefettura, anche 3 agenti hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici. I gilet gialli hanno anche bloccato per diverse ore la frontiera franco-italiana di Ventimiglia, fermando tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano. Agli Champs-Elysees 15 mila manifestanti hanno saccheggiato un negozio di abbigliamento e una brasserie, lanciando poi sassi in direzione di un centro commerciale. Si sono erette le prime barricate e un cassonetto è stato incendiato. La polizia ha risposto con i gas lacrimogeni, sparando proiettili di gomma e utilizzando flash-ball (mini lupare a pallettoni di gomma). Un giovane manifestante, come testimonia un video, si è avvicinato al cordone delle forze dell’ordine sollevando le braccia. Ma a distanza ravvicinata è stato colpito(guarda il video di Local Team)

Tafferugli, con cariche della polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti, si sono registrati nella zona dell’Arco di Trionfo, dove erano 5 mila i gilet gialli. Gas lacrimogeni sono stati lanciati dalla polizia nella rue Arsene Houssaye, adiacente agli Champs-Elysees.

Il premier Philippe: “Ora spazio al dialogo” “Adesso, spazio al dialogo”: lo ha detto il primo ministro francese Edouard Philippe, prendendo brevemente la parola. “Bisogna ricucire l’unità nazionale, con il dialogo, il lavoro, l’unione – ha detto- il presidente della Repubblica si esprimerà e proporrà misure che consentiranno alla nazione francese di ritrovarsi”.

 

Scontri anche a Bruxelles  – La polizia ha effettuato circa 50 arresti a Bruxelles. I  primi arresti, sono stati eseguiti nell’area della stazione centrale e nella zona in cui ha sede il parlamento europeo. Un gruppo di manifestanti ha cercato di forzare il blocco: ne è nato uno scontro, con lancio di bottiglie a cui la polizia ha risposto con i lacrimogeni. In un’altra strada, la polizia ha utilizzato gli idranti per arginare un altro gruppo di manifestanti.

                                                                                               Ciro Crescentini

 

 

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