Caso migranti, il presidente francese parla di “Italia cinica e irresponsabile”. Palazzo Chigi: “Niente lezioni ipocrite da chi adotta politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”

L’avvocato (degli italiani) Giuseppe Conte smentisce l’avvocato (cantautore) Paolo Conte, che cantava dei “francesi che si incazzano” nella celebre strofa del brano dedicato a Gino Bartali. A infuriarsi è proprio il sinora mite presidente del consiglio, dopo l’affondo di Emmanuel Macron sul caso migranti. “Dall’Italia cinismo e irresponsabilità” è il giudizio del presidente francese. Poco prima aveva parlato Gabriel Attal, portavoce di EnMarche, il partito di Macron, definendo “vomitevole” la scelta del governo italiano di chiudere i porti. “Le dichiarazioni intorno alla vicenda Aquarius che arrivano dalla Francia – si legge in una nota di Palazzo Chigi – sono sorprendenti e denunciano una grave mancanza di informazioni su ciò che sta realmente accadendo. L’Italia non può accettare lezioni ipocrite da Paesi che in tema di immigrazione hanno sempre preferito voltare la testa dall’altra parte”.  “Il governo italiano – si legge nella nota – non ha mai abbandonato le quasi 700 persone a bordo dell’Aquarius. La nave è stata sin da subito affiancata da 2 motovedette che hanno offerto tutto il supporto necessario. Preso atto del rifiuto di Malta a collaborare e a permettere lo sbarco delle persone, abbiamo accolto un inedito gesto di solidarietà arrivato dalla Spagna. Lo stesso gesto non è arrivato invece dalla Francia, che anzi ha più volte adottato politiche ben più rigide e ciniche in materia di accoglienza”. Il richiamo è alle decine di migliaia di immigrati respinti dalla Francia alla frontiera di Ventimiglia. Secondo fonti di Palazzo Chigi, a seguito della crisi diplomatica, Conte avrebbe valutato l’annullamento dell’incontro bilaterale con Macron di venerdì prossimo. Il vertice di Parigi, alla fine, viene però confermato. Ma la tensione rimane.