Decreto Covid, Draghi copia Conte: ma non andava tutto male?

Prorogato fino al 27 marzo il divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome. Idem la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni. Unica novità: in zona rossa quest’ultima cosa non è più possibile

Il primo decreto Covid del governo Draghi è una fotocopia – o quasi – degli omologhi provvedimenti del predecessore. Ma non andava tutto male? Chissà. Il decreto legge proroga, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Confermata, quindi, la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni.
La novità è lo stop agli spostamenti in zona rossa: non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Fino ad oggi questo era possibile. La misura era stata introdotta durante le festività natalizie e poi confermata dal governo Conte per consentire le visite a parenti e amici. La possibilità rimane al momento ancora in vigore per chi si trova nelle zone gialle e arancioni. Tanto rumore per nulla, comunque.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest