
Comprese esecuzioni mortali e attacchi ai civili
Le forze turche e i loro alleati siriani hanno commesso durante l’offensiva contro le forze curde nel nord della Siria “crimini di guerra”, tra cui “esecuzioni sommarie” e attacchi mortali contro civili. Lo ha denunciato Amnesty International. Ankara ha lanciato il 9 ottobre un’operazione nel nord siriano per rimuovere dalla sua frontiera la milizia curda delle Unità di Protezione popolare (Ypg). Giovedì sera la Turchia ha accettato di sospendere questa offensiva per cinque giorni e di mettervi fine se le forze curde si ritireranno da un settore alla frontiera, durante questo arco di tempo. L’offensiva ha provocato almeno 72 morti tra i civili, secondo l’Osdh (Osservatorio siriano dei diritti umani). Secondo Amnesty international, però, le forze “militari turche e una coalizione di gruppi armati sostenuti dalla Turchia hanno dato prova di un vergognoso disprezzo per le vite dei civili”.