Campania, vergognosa burocrazia: 120 mila persone in attesa della cassa integrazione

Urgente un incontro tra Regione e vertici Inps

In Campania 120 mila lavoratori e lavoratrici sono ancora in attesa di essere pagati gli assegni di marzo e aprile della cassa integrazione prevista dal decreto “Cura Italia”. Ostacoli burocratici, vergognosi rimpalli tra la Regione e l’Inps stanno alimentando solo tensione e disagi per migliaia di persone che non hanno nessuna entrata. Persone che non possono mettere il piatto in tavola.  Lavoratori e famiglie non possono più aspettare: chi si può permettere di stare più di due mesi senza guadagnare un euro? “Le domande presentate dalle piccole aziende da 1 a 10 dipendenti sono oltre 59 mila, il totale dei lavoratori interessati all’assegno sono 130 mila. Ma fino ad oggi sono solo 6 mila coloro che hanno già ricevuto l’assegno  – spiega Mattia Rosario Rusciano, presidente dell’Associazione Napoli Area Nord Città Metropolitana – La lentezza delle erogazioni deriva da troppi passaggi burocratici. La domanda deve essere prima presentata tramite la piattaforma telematica della Regione che istruisce la pratica e successivamente provvede ad inviarla all’Inps – sottolinea Rusciano – L’istituto previdenziale prima autorizzare la pratica e inoltrarla all’azienda deve effettuare altri adempimenti e convalidare i dati sui richiedenti. Una vergognosa trafila. Una palude burocratica. Credo che la cosa  più utile che si possa fare è affrontare il problema. Proprio per questo motivo è necessario, urgente un vertice tra gli assessorati regionali competenti e i dirigenti dell’Insps  perché il problema va risolto e velocemente. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi sui pagamenti della cassa in deroga perché molte famiglie hanno finito i soldi e non hanno di che sopravvivere”. La situazione è al limite: servono subito sistemi efficaci e procedure accelerate per alleviare il disagio di tanta gente. La cassa integrazione in deroga, impiegata normalmente per le categorie di lavoratori che non sono protette dagli ammortizzatori ordinari, è stata estesa dai decreti governativi a una platea molto vasta, ed è arrivata a comprendere le aziende anche con un solo dipendente. Per il tessuto economico della Campania la disponibilità è essenziale quanto lo è l’erogazione tempestiva: sia perché l’incidenza di piccole e micro imprese è assai significativa (le domande ricevute dalla Regione sono mediamente per realtà di due dipendenti), sia perché alcuni tra i comparti più colpiti – turismo e accoglienza, servizi, commercio – sono un pezzo molto importante dell’economia della regione. I settori che più hanno chiesto ammortizzatori in deroga sono infatti i bar e ristoranti, che pesano per un 10 per cento abbondante delle istanze complessive, seguite da studi dentistici, negozi di abbigliamento, barbieri e parrucchieri e studi legali.

Ciro Crescentini

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