Camera, il governo Conte bis incassa la prima fiducia

Sono 343 i sì. Domani si replica al Senato, con qualche incertezza in più. Il premier: “Rigore e sobrietà per frenare le dichiarazioni bellicose, anche sui social”. In cima all’agenda scuola e famiglia: azzeramento delle rette per gli asili nido ai redditi medio-bassi. Concessioni autostradali, si parla di revisioni: possibili frizioni con chi invoca la revoca

Promette “rigore e sobrietà”, e qualche maligno evoca Mario Monti, detto “Rigor Montis” da Beppe Grillo. Ma Giuseppe Conte incassa lo stesso la fiducia alla Camera, per il suo governo bis, l’esecutivo giallorosso. E il primo “azionista” dell’alleanza è proprio il Movimento 5 stelle. Scontato il primo ok di Montecitorio, visti i numeri in campo: 343 i sì, 263 i no e 3 gli astenuti. Il premier annuncia l’avvento di una stagione “mite”, nello stile e nel linguaggio, per frenare “le dichiarazioni bellicose”. Questo perché la forza dell’azione “non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole”, a partire “dall’uso responsabile dei social-network”. E poi l’agenda, in cima alla quale pone scuola e la famiglia, con l’azzeramento delle rette per gli asili nido ai redditi medio-bassi entro il 2021. Ma Conte non può dimenticare le antiche promesse, come la revisione delle concessioni autostradali su cui “non ci sarà nessuno sconto“. Revisione, non revoca: e su queste distinzioni lessicali si misura subito la compattezza del Conte bis, ricordando la richiesta di cacciare via Autostrade, proveniente dal M5s. Domani si vota la fiducia in Senato, con numeri più incerti.

 

 

Il programma enunciato da Conte in aula

 

 

Manovra: stop all’aumento Iva, riduzione del cuneo fiscale e salario minimo. Caccia alle risorse. “Tutti devono pagare le tasse – dice Conte – affinché tutti possano pagare meno”.

Unione europea: Rafforzare la governance economica dell’Unione europea, a partire dall’istituzione di un bilancio dell’area Ue. Occorre “migliorare il Patto di stabilità e di crescita, per semplificarne le regole”.

Scuola e famiglia: Il primo intervento sarà sugli asili nido”. “Questo governo – afferma il premier – si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l’offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno”.

Pari opportunità e buste paga: Introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni è un obiettivo da “portare al termine al più presto”.

Autonomia differenziata: Sì all’Autonomia differenziata ma senza “aggravare il divario fra il Nord e il Sud”.

Concessioni e trivelle: Per le concessioni serve una revisione “inesorabile” del sistema. In particolare, su quelle autostradali il premier assicura che “non ci saranno sconti per gli interessi privati”. Ma c’è anche il capitolo trivellazioni: stop con una norma ad hoc a quelle nuove, per l’estrazione di idrocarburi.

Ambiente e acqua:  Il sistema produttivo dovrà aprire a “prassi socialmente responsabili” per “rendere efficace la transizione ecologica”. Conte auspica che le Camere approvinco “in tempi celeri una legge sull’acqua pubblica”.

Digitale e infrastrutture: Occorre “un’adeguata rete di infrastrutture tradizionali”, per puntare alla rivoluzione dell’innovazione. Un obiettivo da perseguire riattivando “la dinamica degli investimenti”, anche attraverso l’istituzione di una banca pubblica. Identità digitale: si punta a fornirla a tutti i cittadini entro un anno.

Tagli parlamentari e riforma elettorale: Conte garantisce: il governo chiederà di “inserire nel primo calendario utile della Camera” il ddl costituzionale per la riduzione del numero degli eletti, a cui manca solo il voto alla Camera in ultima lettura. Via 115 senatori e 230 deputati, ma assieme alla riforma elettorale, favorendo “l’accesso democratico alle formazioni minori”. Sembra un’indicazione per il sistema proporzionale.

Giustizia: Il premier ribadisce: la giustizia civile, penale e tributaria vanno riformate. Sì anche alla riforma del metodo di elezione dei membri del Csm.

Sicurezza: I due decreti sicurezza, cari a Salvini, saranno rivisti per accogliere le osservazioni del presidente della Repubblica.

Stampa: Nel discorso di Conte, non manca una dichiarazione di principio sulla stampa: questo governo sarà particolarmente sensibile alla “promozione del pluralismo dell’informazione”. Da vedere come.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest