Bando ‘assistenti civici’ nella bufera: lo bocciano tutti, dal M5s ai Comunisti. Fuga in avanti del ministro

Il Viminale stoppa Boccia: noi non siamo stati informati

Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e il bando per l’arruolamento di 60 mila “assistenti civici del distanziamento sociale” travolti dalle critiche di migliaia di cittadini sui social e della maggioranza e opposizione. Alcuni esponenti del governo esprimono forti perplessità e invitano a ritirare il bando. Significativa la posizione assunta dal Ministero dell’Interno: “Le decisioni per l’istituzione della figura degli assistenti civici sono state assunte senza la preventiva consultazione del ministero dell’Interno. Le misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio”- spiegano fontidel  Viminale. Il Movimento 5 Stelle chiede di bloccare l’arruolamento. Durissima la reazione di Gianluca Castaldi vice ministro ai Rapporti con il Parlamento(M5s). “La fuga in avanti di Francesco Boccia sui 60mila assistenti civici non mi convince. E non convince il M5S. Per noi i cittadini devono controllare quello che fanno i politici, non quello che fanno altri cittadini: auspico passo indietro del ministro e confronto con tutta la maggioranza”.

Netta presa di distanza dagli esponenti della Sinistra Italiana-Leu: Da assistenti civici a guardie civiche il passo, anche linguistico è stato assai veloce: basta questo per affermare che la proposta del ministro Boccia è improponibile e pericolosa cosi come quella di far lavorare in un settore così delicato persone professionalmente impreparate” – afferma Paolo Cento di Sinistra Italiana –Torniamo alle cose semplici: se mancano vigili urbani nei comuni per effettuare i controlli anti-covid si proceda velocemente ad assumerli con procedure semplificate e con finanziamenti statali da dare agli enti locali per questo potenziamento degli organici”. Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Laforgia senatore di Liberi e Uguali: “La proposta degli assistenti civici é sbagliata perché riflette un’idea di lavoro povero, poco o per nulla retribuito e destinato a percettori di un qualche sostegno dello Stato che devono sentirsi perennemente in debito con lo stesso. Ed é sbagliata perché in questo modo le persone vengono trattate come infanti che hanno bisogno della tata e non come cittadini da responsabilizzare ed eventualmente sanzionare se non rispettano le regole. Il Governo si confronti con il Parlamento prima di assumere decisioni importanti. Perché ci mettiamo tutti la faccia in questa vicenda politica e in maggioranza rispondiamo in solido”.

Anche il Partito democratico boccia gli assistenti civici: “Abbiamo bisogno di professionisti del bene comune e del welfare di comunità, non di vigilantes, sotto le spoglie di assistenti civici. Prima di lanciare programmi improvvisati torniamo a investire seriamente su servizio civile, volontariato e terzo settore” –  scrive su twitter il senatore Pd Tommaso Nannicini. “Ci vorrebbero medici, infermieri, assistenti sociali, insegnanti, persone preparate per fare test e tracciare i positivi e i loro contatti: perché non diamo vita a un ‘servizio civile sanitario’ per il contact tracing? Quanti giovani studenti di medicina sarebbero disposti a dare il loro contributo in una modalità utile e costruttiva, e non solo repressiva?domanda Giordano Masini.

Feroci le critiche delle opposizioni: “Saranno reputati pubblici ufficiali, per evitare che siano insultati o aggrediti dai cittadini? Chissà se avranno una divisa e strumenti per difendersi, tipo un manganello. Di fatto una milizia autorizzata dal Governo. Cos’è, la versione grillo-piddina dei guardiani della rivoluzione? Credo veramente che si stia esagerando. La deriva autoritaria alla quale stiamo assistendo sta assumendo contorni grotteschi ma non per questo meno pericolosa di ogni altra deriva liberticida. Al Governo consiglio di non tirare troppo la corda perchè gli italiani sono stanchi e arrabbiati”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Tante le domande sollevate dal leader del partito comunista, Marco Rizzo: È in arrivo un’armata di 60 mila “assistenti civici”: Cosa faranno? Quali compiti? Saranno pubblici ufficiali? È soprattutto chi e come verranno scelti? Chi assicura che non saranno solo amici dei partiti al governo? Un’altra vergogna”

Ciro Crescentini

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