Cava de’ Tirreni: Terza edizione della Rassegna “L’Arte per la Giustizia”

Il progetto culturale promosso dal Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno

Si terrà domani, alle ore 19, presso l’Abbazia Benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, il primo appuntamento della Terza edizione della Rassegna “L’Arte per la Giustizia”, progetto culturale promosso dal Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, diretto dal M° Imma Battista. Il progetto si svolge in collaborazione con l’Accademia Iacopo Napoli di Cava de’ Tirreni diretta dal M° Felice Cavaliere. “L’Arte per la Giustizia” ha come peculiarità, quella di proporre una serie di eventi articolati in conversazioni, mostre d’arte e concerti, nei quali vengono presentati al pubblico importanti temi della legalità e dell’etica. Saranno i luoghi dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità ad ospitare le riflessioni a più voci sul tema “Il Silenzio”. Domani dopo il saluto di Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, e del Direttore del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, Imma Battista, ci sarà l’introduzione di Don Michele Petruzzelli, Abate dell’Abbazia Benedettina. A relazionare saranno Corrado Lembo, già Procuratore Capo della Repubblica di Salerno; Costantino Leuci, docente di Storia e Filosofia e Padre Vincenzo Sibilio S.J.. Le conclusioni saranno affidate ad Armando Lamberti, Ordinario dell’Università degli Studi di Salerno, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cava de’ Tirreni. A condurre l’incontro saràEduardo Scotti.
Subito dopo, il coro e l’orchestra del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, diretti rispettivamente dal M° Marilù De Santo e dal M° Nicola Samale, eseguiranno il Requiem K 626 di W. A. Mozart. Le voci saranno quelle di Francesca Siani (soprano), Camilla Carol Farias (contralto), Gaetano Amore (tenore) e Vittorio Di Pietro (basso).
L’immagine grafica della rassegna è un suggestivo ritratto realizzato dall’artista Olga Marciano: ritrae il volto di una donna di un tempo passato la cui forza espressiva rimanda proprio a quella della giustizia: lo sguardo rivolto verso il basso ed il capo leggermente chino sono la delicata rappresentazione di un silenzio che invita alla riflessione.

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