Eboli, cinque indagati per il bimbo ucciso dai pitbull

Tra loro anche la mamma del piccolo Francesco Pio

Cinque persone sono indagate con l’accusa di omicidio colposo per l’atroce morte morte del piccolo Francesco Pio, di tredici mesi, ucciso da due pitbull lunedì mattina ad Eboli, in provincia di Salerno. Si tratta dei due proprietari dei cani, degli zii del piccolo e di Paola Ferrentino, la mamma della vittima.

Nell’attesa di capire, tramite l’autopsia sul corpicino del piccolo che sarà eseguita oggi, quale dei due cani abbia sferrato il morso fatale e quindi poter attribuire una responsabilità certa all’effettivo proprietario, la procura di Salerno ha deciso di cristallizzare le posizioni dei protagonisti della vicenda.

I due cani sono di proprietà degli ex coniugi Gaia Sabato (assistita dall’avvocato Daniele Olivieri) e Fabio Fiorillo che, fino alla fine del loro matrimonio, li hanno cresciuti come figli, dedicando loro anche alcune stanze dell’abitazione dov’è avvenuta la tragedia che da marzo era ad esclusivo uso di Paola, del piccolo Francesco Pio e di Giuseppe e Simone Santoro.

Proprio quest’ultimo che era solito dar da mangiare ai cani, secondo una delle versioni al vaglio degli inquirenti, pare sia uscito dalla porta d’ingresso della villetta con Francesco Pio in braccio e sia caduto: il bimbo è stato così afferrato dai cani che ne hanno fatto scempio

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