Ministero di Giustizia al medico di Alfredo Cospito: “vietato concedere interviste sullo stato di salute del detenuto”

Una diffida a rilasciare dichiarazioni all’emittente ‘Radio Onda d’Urto’. Un grave atto di censura

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del carcere di Sassari, dove è rinchiuso Alfredo Cospito, il detenuto anarchico in sciopero della fame da 96 giorni contro il regime del 41 bis, ha diffidato Angelica Milia – il medico che segue la salute, sempre più precaria di Alfredo Cospito – a rilasciare dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime dell’art. 41 bis. “Ulteriori dichiarazioni rese in tal senso, potranno indurre questa Amministrazione a valutare la revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto”.

Un grave atto di censura.

Si tratta di un provvedimento gravissimo che non riguarda solo la nostra emittente (che trasmette dal 1985 come testata giornalistica regolarmente iscritta al Tribunale di Brescia ) – spiega in una nota la redazione di Radio Onda D’Urto – ma più in generale la libertà di informazione e che denota un accanimento repressivo-carcerario contro Cospito, di cui non si vogliono far conoscere le condizioni di salute sempre più critiche. Evidentemente rompere il silenzio in cui si vuole far morire Alfredo rappresenta qualcosa che…”vanifica le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis”.

Sulla vicenda è intervenuto il sociologo ed ex parlamentare Luigi Manconi:Mentre Alfredo Cospito rischia la vita, il solo intervento dell’amministrazione penitenziaria è una diffida rivolta al medico di fiducia dell’anarchico per proibirle di “rilasciare dichiarazioni alla emittente Radio Onda d’Urto. Nessuna preoccupazione umanitaria e nessun rispetto per i diritti del detenuto e per le garanzie di chi lo assiste. Viene da dire sono matti, questi”.

CiCre

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