Strage di Capodanno a Istanbul, 39 morti in discoteca. Caccia all’uomo

Il premier turco, Binali Yildirim: “Il terrorista non era vestito da Babbo Natale”. L’attentatore ricercato con 17mila agenti

Il bilancio della strage, reso noto dal ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, è di 39 morti, fra i quali vi sono 15 stranieri. Fra questi cittadini sauditi, marocchini, libanesi e libici. Tra le vittime un agente di sicurezza sopravvissuto il 10 dicembre scorso al duplice attentato dinamitardo al vicino stadio di calcio del Besiktas, nel quale restarono uccise 38 persone. Il terrorismo torna a colpire la Turchia nella notte di Capodanno, con l’attacco al night club Reina. Non c’è ancora una rivendicazione ma la dinamica conduce all’Isis. Col passare delle ore emerge qualche dettaglio.

L’attentatore non indossava il costume di Babbo Natale, come riferito finora da alcune testimonianze, e ha lasciato la pistola prima di fuggire. Lo ha detto il premier turco, Binali Yildirim. Non si sa con certezza se il terrorista abbia agito da solo. Di lui si sa che è entrato vestito di nero e incappucciato con un fucile automatico in braccio. All’interno del locale ha aperto il fuoco all’impazzata, prima di fuggire. Adesso è caccia all’uomo, con circa 17mila agenti impegnati. Il terrorista è stato ripreso per alcuni istanti dalle telecamere di sicurezza. E nel pomeriggio un uomo armato ha sparato davanti ad una moschea di Istanbul ferendo almeno due persone prima di fuggire. Lo riferiscono i media locali. La sparatoria è avvenuta nel quartiere di Sariyer.

 


Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest