Napoli, così il branco in metrò insegue e massacra l’addetto che chiedeva il biglietto – Video

Il quintetto accusato di danneggiamento, lesioni personali dolose e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Per la vittima 10 giorni di prognosi

La vittima della violenta aggressione è un addetto al controllo degli accessi ai binari della stazione metro di Piazza Municipio. Ieri sera gli agenti dell’Upg della questura hanno arrestato il 44enne di Scampia Carmine Profeta, il 29enne di Miano Antonio Raiano, il 45enne Gennaro Aveta ed il 21enne Marco Aveta entrambi di Scampia ed il 33enne di Piscinola Giovanni Guida. Sono accusati di danneggiamento, lesioni personali dolose e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Secondo la ricostruzione della polizia, tutto sarebbe iniziato quando Carmine Profeta ha oltrepassato i tornelli di accesso senza il titolo di viaggio. Il controllore, un 39enne di Pianura, è quindi intervenuto per fermarlo ma il suo atteggiamento ha scatenato la furia del “branco”. Il quintetto lo ha quindi aggredito e violentemente picchiato. L’uomo si è dovuto dare alla fuga ma è stato anche inseguito e nuovamente percosso. I cinque si sono poi diretti tranquillamente ai binari.

I poliziotti, avvisati da un collega del controllore, sono giunti immediatamente sul posto e grazie alle indicazioni delle guardie giurate particolari in servizio alla stazione li hanno raggiunti, bloccati e portati in caserma.

Le immagini riprese dal circuito di sorveglianza interna ed il riconoscimento della vittima hanno incastrato gli aggressori che sono stati arrestati. In giornata verranno processati con rito direttissimo.

Il controllore della Metropolitana, medicato per trauma cranico e contusioni varie è stato dai sanitari giudicato guaribile in 10 giorni.

 

ARRESTI CONVALIDATI MA INDAGATI SUBITO IN LIBERTA’ –  I cinque imputati, tutti operai incensurati, sono tornati in libertà dopo aver trascorso una notte agli arresti domiciliari. Il gip del tribunale di Napoli ha convalidato gli arresti ma non ha emesso alcuna misura cautelare, con l’eccezione dell’obbligo di firma per Gennaro Aveta. Il quintetto sarà processato con il giudizio abbreviato fissato per il 20 maggio.

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