Trattati di Roma, Raggi tagliata dal Tg1. E Grillo lancia l’hashtag #licenziareOrfeo

Il garante del M5S: “Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi… o di più!”

A margine della cerimonia per i 60 anni del Trattato di Roma, tenuta in Campidoglio, esplode la polemica per il taglio del Tg1 al discorso della sindaca Raggi. Il blog di Beppe Grillo chiede (ancora) la cacciata del direttore Mario Orfeo, lanciando su Twitter l’hashtag #licenziareOrfeo. “Oggi il Tg1 ha censurato l’intervento del sindaco di Roma, Virginia Raggi, mentre dava il benvenuto ai capi di Stato e di governo europei arrivati al Campidoglio per celebrare il 60esimo anniversario dei trattati di Roma – scrive il garante del M5S – Il suo intervento è stato tagliato e canagliescamente sostituito dalla pubblicità. Un lavoretto di censura degno del nostro 77esimo posto nella classifica della libertà di stampa, magari di un rialzo per oltrepassare a marcia indietro i centesimi… o di più! Per spedire a casa la Perego è bastato il politically scorrect e adesso, per mandare a pulire i bagni di Viale Mazzini Orfeo, il direttore del TG1, dovrebbe essere uno scherzo. Ma non lo sarà. Sono succubi lingue come se ne trovano poche, difficile riportarci Minzolini, dovranno tenere duro questi eroici vigliacchi”.

“Le parole di Virginia Raggi, rappresentante dei cittadini romani e della principale forza politica del Paese – continua Grillo – che esortano a un’Europa dei popoli, in cui siano i cittadini al centro del potere decisionale, dove nessuno possa essere lasciato indietro; e la sua esortazione alla revisione dei trattati, a partire dal Regolamento di Dublino (che ci costringe a tenere per anni sul nostro territorio migliaia di immigrati non identificati) non cadranno nell’oblio per questo atto di censura zerbinistica. Il suo intervento è stato recuperato e caricato integralmente sulla sua pagina Facebook. Vi invito a guardarlo e diffonderlo”.

“Diamo uno schiaffo alla censura di regime e usiamoli come meritano questi zerbini: Orfeo – aggiunge il blog -ha voluto superare tutti gli altri camerieri per fare bella figura con il logoro potere bancario europeo ed i suoi sodali italiani, non lasciate che un individuo del genere possa credere di avercela fatta. Meritano di essere sommersi di mail, fax e tweet, telex, cablo o e pure telegrammi in alfabeto morse: cacciatelo! Quello è il modo in cui ha imparato a fare censura, il suo modo di intendere l’informazione”.

 

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