Renzi fa il bullo con l’Ue ed espone l’Italia al rischio procedura di infrazione: “La manovra non cambia”

Il premier a Bruxelles: “L’Italia non chiede la flessibilità ma invoca le circostanze eccezionali per terremoto e immigrazione”. Ma la commissione non transige: inaccettabile il rapporto deficit/pil al 2,3%

“La manovra non cambia, anche se dovessero arrivare rilievi dall’Ue”. Renzi fa il bullo con l’Ue e ribadisce di non voler cambiare i numeri della legge di bilancio, contestati da Bruxelles. In conferenza stampa per il consiglio europeo nella capitale belga, il premier sottolinea che la richiesta italiana non è di flessibilità, ma di considerazione dell’eccezionalità di fatti come il sisma in centro Italia e l’emergenza migranti. E invece di parlare delle cifre della manovre, se la prende con Berlino.

“Credo – sostiene Renzi – che il bilancio della Germania abbia molti problemi, a cominciare da un surplus commerciale che non rispetta le regole europee e spero che i nostri amici possano provvedere al riequilibrio. Con la Germania abbiamo una relazione privilegiata un pezzo dell’economia italiana dipende dalla Germania e viceversa. Su molte cose non siamo d’accordo ma è quello che accade tra amici. Ma l’Italia a testa alta è quello che serve all’Europa. Se l’avessimo fatto in passato sarebbe stato meglio. L’Italia non può venire qui a ratificare le decisioni. L’atteggiamento di venire qui e dire sempre di sì non lo potrò mai accettare”. In barba al rischio di una procedura di infrazione per l’Italia, Renzi tira dritto. E a parole conferma di non voler scendere dal rapporto deficit/pil al 2,3%, che la commissione Ue non accetta.

 

“La legge di stabilità non cambia” ripete il presidente del consiglio, e spetta a a Bruxelles dire” se c’è qualcosa che non va, perché l’Italia “non chiede la flessibilità” ma invoca “le circostanze eccezionali per terremoto e immigrazione”. “Non abbiamo discusso di legge di bilancio -ha puntualizzato – ma voglio chiarire che non abbiamo chiesto la flessibilità, perché la flessibilità viene concessa una sola volta: abbiamo chiesto ai sensi delle clausole eccezionali dei trattati per il terremoto e l’immigrazione. Ove ci fossero dei dubbi toccherebbe all’Unione Europea cosa dire che non convince. Ma la sostanza delle misure della legge di stabilità non cambiano”.

“Tutti gli anni – spiega Renzi – arriva una lettera, c’è una discussione e tutti scrivete ‘chissà se l’Italia ce la farà ad avere il via libera della Ue. Ma ricordo che il nostro deficit è poco sopra il 2 e in Francia è il 3”.  “L’Italia – aggiunge – sta facendo la manovra con il deficit più basso dal 2007. Vuol dire che è il deficit più basso di tutti i governi Berlusconi, Monti e Letta. Stiamo procedendo su una strada difficile per tenere insieme l’impegno per la crescita ma anche rispettando le regole”.

Più cauto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan: “Il dialogo continua. La Commissione non ha espresso nessun scetticismo. Stiamo seguendo una procedura che si svilupperà nei prossimi giorni, di valutazione puntuale e specifica delle varie misure. Non è una questione generale di atteggiamento scettico”.

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