Il caso Soriano ed un precedente illustre, finito in tutt’altro modo per una trovata dello storico presidente

NAPOLI – Tra qualche anno forse non ricorderanno di quella sera surreale in cui il Napoli perse Soriano. Magari per i diritti d’immagine, per una compilazione maldestra del contratto o chissà cosa. Ma a 31 anni di distanza molti rammentano quella storica notte in cui stava per perdere l’affare del secolo, come titolò la Gazzetta dello sport, ossia Diego Maradona. Perché dopo due mesi di trattative estenuanti, più volte rotte e ripartite, il Napoli rischiò di far saltare tutto per un ritardo nel deposito dell’accordo. Ma una trovata geniale di Ferlaino risolse l’inghippo e deviò il corso della storia azzurra e del calcio italiano. Fu lo stesso ex presidente a rievocarlo con il giornalista Angelo Carotenuto di Repubblica. 
“Andò così. L’ultimo giorno utile presi l’aereo e andai in Lega a Milano, dove consegnai una busta vuota. Da lì  – racconta Ferlaino – con un volo privato a Barcellona: feci firmare Maradona e in piena notte tornai a Milano correndo in Lega. All’ingresso dissi alla guardia giurata che avevo sbagliato una procedura, salimmo negli uffici e di nascosto sostituii la busta: portai via la vuota e lasciai quella con il contratto. All’alba Napoli era in festa”. Come andò il seguito lo sappiamo. Ma erano altri tempi.

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