Il tecnico: “Il successo all’ultimo della Roma ha influito sulla nostra partenza: eravamo un po’ contratti. In questa fase noi e loro dovremmo giocare contemporaneamente”
Il Napoli fa 100 e Sarri esulta? “Siamo contenti ma potevamo segnare molto di più in questa stagione. Segniamo poco rispetto a quanto creiamo”. Nemmeno la centesima rete azzurra della stagione – primato italiano – prende in contropiede il tecnico. Uno che non ama la banalità, come si sa. Il silenzio stampa finisce ora dopo un mese. E Napoli-Atalanta è un film che parte da qui: la voglia di migliorare, anche a due partite dalla fine. E non è un caso: servirà un Napoli affamato, come nei giorni d’oro, per portare a casa l’accesso diretto alla Champions e l’annessa pioggia di milioni. “All’inizio eravamo un po’ contratti, anche per quello che è successo a Roma all’ultimo minuto. Poi – spiega Sarri – ci siamo sciolti e nella ripresa abbiamo giocato sui nostri livelli. Dispiace perché potevamo fare molti più gol e dispiace per la rete subita. Se noi non ci esprimiamo a buoni ritmi e se non siamo molto intensi qualcosa concediamo”. La sintesi è questa. Ma a 180′ dal traguardo tocca iniziare a fare i primi bilanci. “Molti ragazzi si sono trovati a fare un campionato di vertice per la prima volta e hanno usato molte energie nervose”. Questo per parlare della frenata nel girone di ritorno, dopo l’illusione del titolo d’inverno? “Nel girone di ritorno – obietta il tecnico – abbiamo fatto gli stessi punti del girone di andata”. Semmai è la Roma che sta “facendo un cammino straordinario” e sta “mangiando punti” agli azzurri. E mangia mangia, siamo arrivati all’ora della verità. Il Napoli ha due punti e un Higuain in più. Il cruccio però è sempre lo stesso: “Credo che in questa fase della stagione dovrebbe essere obbligatorio far giocare noi e la Roma in contemporanea”. Inutile parlarne.