Torre del Greco: tonni rossi salvati dalla guardia costiera

Tre esemplari, liberati dai militari, erano stati presi da pescatori di frodo

Un recupero fortunato stamattina per gli uomini della motovedetta CP 549 della Guardia Costiera di Torre del Greco. Durante un pattugliamento, a un miglio circa a ovest delle imboccature del porto, i militari hanno notato dei segnalamenti sospetti che a un esame più attento si sono rivelati essere galleggianti utilizzati per occultare in profondità, lontano dagli occhi della Capitaneria, tre esemplari di Thunnus thinnus pescati di frodo, di cui uno fortunatamente ancora vivo. Questo nome ai più dice poco, ma si tratta di una delle specie ittiche più pregiate, e note, che si trovano nel nostro mare, si tratta infatti del tonno rosso. Questo grande pelagico, che supera abitualmente i 3 quintali, nei decenni passati ha subito una pesca indiscriminata fino quasi a sparire dal Mediterraneo. Questa è la ragione per cui la pesca è strettamente regolamentata con il sistema delle quote ripartite fra i vari paesi europei e dei censimenti delle catture, sempre sottoposte alla dichiarazione di cattura/sbarco. All’Italia quest’anno sono state accordate 18.61 tonnellate di catture totali da pesca sportiva, quota esaurita dal 10 agosto, mentre ancora prima il Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo aveva dichiarato esaurito il contingente dedicato alla pesca professionale. Uno degli esemplari ancora vivo è stato liberato e ha ripreso il mare, gli altri due invece, di circa 60 kg, dopo i rilievi da parte degli Osservatori scientifici e il nulla osta dell’Unita operativa veterinaria dell’ Asl Napoli3 Sud sono stati sequestrati e devoluti in beneficenza ad Istituti caritatevoli.

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