Fiume Sarno: si pensa ad un Patto d’azione tra Regione e Comuni

Per il ministro Costa si deve creare una collaborazione tra la Regione e i 39 comuni interessati

Il ministro per l’ambiente Sergio Costa, interviene sulla situazione del Fiume Sarno, il primo fiume più inquinato d’Europa e il sesto al mondo. Per il ministro ci sono i depuratori che non possono funzionare perchè mancano i collettori, e non si fanno perchè c’è un problema di interferenze sotterranee. Vuol dire che non si sa chi deve dire a Enel o Telecom o all’azienda del gas dove devono spostare le loro infrastrutture. “Stiamo provando a fare con la Regione Campania e 39 comuni un Patto d’azione, come già fatto per la Terra dei fuochi, – spiega Costa – cioè mettere in coordinamento la progettualità.  Il problema è che si costruiscono prima i depuratori e poi i collettori che portano le acque scure e le acque chiare al depuratore. Quando saranno costruiti i collettori il depuratore sarà obsoleto. Un meccanismo schizofrenico, – prosegue il ministro – uscire dall’infrazione significa mettere in coordinamento concreto le cose da fare secondo logica, secondo buonsenso. Vogliamo decidere di uscire dalla procedure di infrazione Ue per la depurazione delle acque? Siamo sotto infrazione, non abbiamo un sistema di depurazione delle acque adeguato e quelle acque finiscono a mare, sono le acque dei depuratori lungo i fiumi, conclude Costa, dobbiamo immaginare un ciclo integrato delle acque che tenga conto di questa situazione. Non e’ tanto l’infrazione che pur pesa sulle tasche degli italiani, elemento di non poco conto, soldi persi, quanto che non tuteliamo ambiente territorio e salute”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest