La giovane scoperta dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio

Si era fatta consegnare una somma in denaro minacciando di divulgare un rapporto sessuale avuto dall’uomo uomo con lei. Per questo una 19enne di origini rumene è stata denunciata perché ritenuta responsabile di estorsione ai danni di un pensionato 67enne di Cautano. A scoprire la vicenda i carabinieri della Compagnia di Montesarchio.

I militari hanno denunciato inoltre:
V.E. 34enne di Benevento, per essersi rifiutato di sottoporsi all’accertamento alcolemico e quello relativo all’assunzione di stupefacenti, dopo un sinistro stradale avvenuto nel centro caudino, la patente gli veniva ritirata e l’automezzo Fiat Doblò veniva sottoposto a sequestro amministrativo, cosi come l’altra autovettura Alfa Romeo Mito in quanto trovata sprovvista di contrassegno assicurativo;

Una studentessa diciasettenne di Montesarchio per furto di 200 euro ai danni di una coltivatrice diretta dello stesso centro;

Due cittadini nigeriani 20enni ed un 36 pakistano tutti ospiti del centro S.P.A.R. di Vitulano perché ritenuti responsabili di violenza privata ai danni di due collaboratrici presso lo stesso centro di accoglienza;

F.F.E.R. un 44enne di quel centro per tentato furto di macchine edili all’interno di un deposito di Vitulano;

S.G. un operaio forestale di Vitulano per truffa ai danni dello Stato, lo stesso infatti, assente dal lavoro per malattia stava effettuando altri lavori privati;

R.P. un 34enne originario di Pescara perché ritenuto responsabile di una Truffa on-line ai danni di una studentessa 22enne di Vitulano che pagava tramite Postepay, 320 euro per un cellulare mai ricevuto;

C.A. 34enne di Vitulano perché ritenuto responsabile di atti persecutori e danneggiamento di un’auto ai danni di una cittadina di origine polacca;

Un 52enne di Montesarchio perché ritenuto responsabile di interruzione di pubblico servizio in quanto aveva impedito l’ingresso presso il locale adibito ad associazione della Pro Loco di Arpaia;

S.A., un casertano 42enne per appropriazione indebita, non versando 1300 euro quale corrispettivo ricavato dalla vendita di prodotti per parrucchieri al titolare della ditta stessa;

L.F. 33 enne di Sant’Agata de’ Goti, sottoposto all’obbligo di dimora, perché ritenuto responsabile di inosservanza di un provvedimento del giudice, in quanto non veniva trovato in casa negli orari prescritti. In tale contesto lo stesso inveiva contro i militari preposti al controllo e pertanto, veniva denunciato anche per violenza e minaccia a P.U.;

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest