«Napoli può diventare un modello per tutta l’Italia»

NAPOLI – «Secondo me è Napoli che può diventare modello nazionale: un nuovo modello di organizzazione sociale dove spinte autonomistiche e impegno individuale e collettivo si sorreggono e si slanciano a vicenda». Così il sindaco partenopeo Luigi de Magistris in una lunga intervista al Mattino in edicola stamane. «Possiamo mettere a sistema il lavoro iniziato quattro anni fa in modo estemporaneo e spontaneo con la mia elezione – spiega – Un modello che sarebbe riduttivo definire di sinistra: al di là dei partiti io mi confronto ogni giorno con tutti i pezzi della società sui contenuti, sulle cose da realizzare. Ho un buon rapporto con tutti, a destra e a sinistra, lavoro con gli imprenditori, discuto con la borghesia. Io stesso sono un borghese, non lo dimentico». In questi anni Napoli «è enormemente cresciuta sotto il profilo politico in senso ampio – aggiunge – Ci sono movimenti, c’è partecipazione dal basso, si fa impresa sociale: ci sono imprenditori, tanti, che non agiscono soltanto per il profitto ma per lasciare qualcosa di buono agli altri. A tutti i livelli si è capito che cosa è il bene comune, e che a tutti tocca fare qualcosa per raggiungerlo. Ecco, questa è la città che mi sostiene e che so di rappresentare. Io pongo una questione politica. Il premier penalizza Napoli e ignora il Sud, lo vogliamo dire? A Roma, Torino, Milano vengono dati più fondi, vengono ridotte le sanzioni per la violazione del patto di stabilità; a noi solo tagli. Tagli e commissari».

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