Il presidente dell’Anac risponde agli studenti intervenendo alla consegna di un bene confiscato alla camorra a Giugliano

GIUGLIANO – “Il sacco del territorio è avvenuto nel silenzio dei cittadini, silenzio che molto spesso sa di complicità”. Non concede alibi a nessuno Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anti corruzione. Intervenendo alla consegna di un bene confiscato alla camorra a Giugliano, il magistrato risponde agli studenti e parla degli atavici problemi che affliggono la regione, dalle devastazioni ambientali ai dissesti. E in piena Terra dei fuochi, trova che del dramma “si parla sempre di meno, è scomparsa dai giornali”. Anche se “non è vero che c’è stata sottrazione di risorse”. Cantone denota una calo di tensione sulla questione. “Dove sono tutte quelle migliaia di cittadini che sono scesi in piazza?”. Inoltre, secondo il presidente dell’Anac c’è stata anche una errata percezione del fenomeno: “La vicenda dei roghi tossici non ha nulla a che vedere con la criminalità. Il problema serio è quello dell’interramento dei rifiuti nocivi e tossici”.

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