La difesa dell’azienda sanitaria affidata ad una lettera aperta del direttore generale Anna Maria Minicucci
NAPOLI – “Dopo questi giorni in cui l’Azienda ha preferito limitare la comunicazione ai soli aspetti tecnici dei recenti eventi, per il rispetto dovuto alle famiglie, al lavoro dei magistrati ed al personale che continua ad operare con abnegazione ad un emergenza influenzale che si sta rivelando particolarmente protratta e virulenta, sento oggi la necessità di esprimere alcune considerazioni”. Comincia così la lettera aperta di Anna Maria Minicucci, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon. Una difesa dell’azienda sotto i riflettori per due morti sospette di bambine, su cui indaga la Procura di Napoli. Parole che suonano come una difesa a oltranza dei due ospedali pedatrici. Un Polo che “fa fronte – ricorda il direttore generale – ogni anno a 110 mila accessi di pronto soccorso, 25 mila ricoveri, 500 interventi di neurochirurgia complessa e chirurgia malformativa, 2 mila interventi di ortopedia e cura in Regione, il 65-70% dei casi oncologici pediatrici”. A fronte di questi numeri, “i casi con esito non favorevole – afferma Minicucci – sono in linea con quelli attesi dalla letteratura scientifica e osservati in analoghe strutture pediatriche specialistiche, che trattano per loro missione i pazienti più gravi”. E il dirigente sanitario avverte anche che “negli ultimi nove anni, nessun sanitario dell’Azienda è risultato soccombente in sede penale nei casi di contenzioso instauratisi”. Il direttore generale non manca di ricordare le pagine migliori dell’azienda sanitaria, come l’aver salvato la vita a cinque bambini gravissimi coinvolti nell’incidente del viadotto di Monteforte Irpino. “Anche nei casi meno fortunati, come quello della bambina trasferita da Cosenza – rammenta – i genitori hanno voluto testimoniare intervenendo in trasmissioni nazionali ed a mezzo stampa la competenza e l’umanità dei nostri professionisti” E quindi le polemiche? Si ascrivono al capitolo delle strumentalizzazioni, secondo Minicucci. “Ai pochi – ammonisce il dg – che hanno voluto strumentalizzare i recenti eventi, più per interessi personalistici che per il bene della comunità, va il nostro invito al rispetto di tutti ed a una fattiva e concreta operatività ed impegno”.