L’ex senatore arrestato oggi nell’inchiesta Medea commentò in modo beneaugurante la foto in cui votava

NAPOLI – Non poteva certo sapere, lo scorso 31 maggio, di essere già nel mirino della Dda di Napoli. E Tommaso Barbato, alias ‘o lione di Marigliano, si lasciava andare a una gioiosa profezia. “Il meglio deve ancora venire” scriveva sul post in cui era ritratto mentre metteva la scheda nell’urna. Invece si preparava il peggio. Quello era un voto consacrato alla coalizione di Vincenzo De Luca, al quale si riferiva il pronostico (quello sì azzeccato) dell’ex senatore Udeur. Noto anche per aver sputato a Palazzo Madama ad un collega di partito che votò la fiducia a Prodi, in dissenso dal gruppo. Barbato, arrestato con l’accusa di aver favorito aziende vicine ai Casalesi in cambio di voti e sostegno elettorale, per De Luca si è speso con generosità nella campagna delle regionali. Un sforzo giustificato dalla candidatura nella lista Campania Libera. Alla fine, anche quella esperienza non è stata ben ripagata: con 4.238 voti ‘o lione è rimasto fuori dal consiglio. Voti utili alla causa, che però erano costati a De Luca  – assieme ad altri casi – polemiche sulle candidature “impresentabili”, e un dribbling alle domande scomode dei cronisti ( “Quei nomi messi di notte, io non ne sapevo niente”). E ancora lo scorso 2 luglio, dopo il reintegro del governatore sospeso, il politico scriveva che “E’ un giorno buono. È finita la ricreazione per il centrodestra e Movimento 5 stelle”. Barbato, già indagato per voto di scambio, e il neo presidente della Regione, non potevano immaginare l’ennesima bufera sulla politica campana. E stavolta non sono tirati in ballo “personaggetti”.

Girobe

(Foto Facebook)

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest