Pellezzano, omaggio a Mia Martini

Allo Charlot Marco Morandi e Claudia Campagnola interpretano “Chiamatemi Mimì”

Al Teatro Charlot di Pellezzano, per la seconda stagione invernale, venerdì 10 marzo alle 21:00, andrà in scena il monologo musicale, firmato da Paolo Logli e diretto da Norma Martelli, Chiamatemi Mimì interpretato da Marco Morandi, cantante e musicista, e l’attrice romana Claudia Campagnola.

Un percorso intimo, privato, sussurrato sul filo dei ricordi d’infanzia, dei batticuori e delle pazzie della giovinezza.

Mimì, grande artista e icona femminile.

Una pantera sul palco, un’anima fragile nella vita.

Mimì come angolino del cuore di ognuno di noi, sulle note di canzoni che nel cuore ci abitano, e non se ne vanno più.

Mimì donna ferita, donna orgogliosa, vittima di indecenti maldicenze, additata come porta jella, uccisa professionalmente dalle male lingue.

Mimì che si ribella sul palco di Sanremo, cantando tutto il suo dolore e la sua rabbia, e neppure quella volta vince.

Mimì e i suoi ricordi d’infanzia, le feste di piazza in Calabria, il primo provino a Milano, gli anni hippy di gioia e di amore libero, a fianco di Renato Zero e sua sorella Loredana.

Tra racconto e ricordo della grande signora della canzone

Uno spettacolo che si snoda attraverso il racconto e il ricordo di canzoni immortali e intramontabili di Mia Martini, tracce che sono nel cuore di tutti da Piccolo Uomo a Minuetto, da La costruzione di un amore ad Almeno tu nell’universo, viste come tappe di una vicenda umana prima ancora che di una carriera canora.

La magia oltre ogni immaginazione

L’intensa recitazione di Claudia Campagnola, capace di cogliere e far vibrare le disparate corde dell’animo di Mia Martini, e l’affascinante scelta di affidare le note delle canzoni e il canto stesso ad una voce maschile, quella di Marco Morandi ci regalano un viaggio nell’anima di una signora della canzone e nei fragili sentimenti di una donna troppo innamorata dell’amore.

Riguardo al progetto Marco Morandi ha spiegato:

In molti mi hanno chiesto con quale coraggio mi fosse venuto in mente di affrontare il repertorio di un mostro sacro come Mia Martini, oltretutto donna. Ho pensato sin da subito che, invece, proprio il fatto di essere un uomo potesse essere la chiave per riascoltare le sue canzoni con orecchie nuove, per rileggere i testi dandogli un peso diverso. Il lavoro più faticoso e difficile è stato quello di cucire le canzoni su di me, tentando di restituire, anche in parte, la stessa forza interpretativa delle originali”.

Così l’autore Paolo Logli ha espresso il suo pensiero sullo spettacolo:

Chiamatemi Mimì, prodotto da Palco Reale, è un viaggio nell’anima della grande signora della canzone, e nei fragili sentimenti di una donna troppo innamorata dell’amore, uno spettacolo che si presenta al pubblico come atto di amore per la più grande interprete italiana di tutti i tempi”.

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