L’amore di Parthenope tra mito e contemporaneità

Al teatro Bolivar di Napoli la giovane compagnia ImpressionAria, diretta da Biagio Musella e Federica Altamura, ha rappresentato in anteprima nazionale il proprio lavoro dedicato alle origini della città partenopea

Uno spettacolo divertente, tra mito e contemporaneità, che ha allietato il pubblico del teatro Bolivar nel lungo weekend dell’Epifania. Presso la struttura del rione Materdei di Napoli, nell’ambito della rassegna di innovazione Nuovevele, la giovane compagnia ImpressionAria, diretta da Biagio Musella e Federica Altamura, ha rappresentato in anteprima nazionale il proprio lavoro dedicato alle origini di Napoli dal titolo “Parthenope – L’amore al tempo dei naufragi”.
La commedia, in cui si alternano armoniosamente prosa, danza e musica, è incentrata sul confronto riattualizzato tra due figure dell’epos omerico, entrambe interpretate magistralmente da Federica Altamura: da una parte Penelope, sposa fedele di Ulisse del quale attende il ritorno in modo tragicomico, decidendo disperatamente di ricorrere alle doti profetiche di una maga Circe (Biagio Musella) in versione televisiva; dall’altra Parthenope che, nonostante la sua natura bestiale, scopre la bellezza ma allo stesso tempo la tragicità di un amore che la porta al suicidio.
“Con questo testo intendiamo raccontare una Napoli donna, il suo essere moglie e amante, dicotomia che trova armonia nella bellezza che uccide o salva – affermano i due autori Musella ed Altamura – Tra le due figure protagoniste, forse la più importante è’ appunto Parthenope perché è in lei, che giunge a sacrificare la propria vita per l’amore, si possono meglio cogliere le radici del popolo napoletano”. Oltre al simpatico sketch tra Penelope e la Circe stile Wanna Marchi, anche le battute “sciocche e stonate” delle compagne sirene (abilissime tra l’altro nell’esecuzione di alcuni arditi balletti) miranti a distrarre Parthenope dalle sue pene sentimentali e a catapultarla nei piaceri della vita moderna, hanno riscosso il favore del pubblico che ha gremito il teatro di Materdei in entrambe le serate.
Ulteriore nota di merito la completa napoletanità dello staff di lmmaginAria: dagli autori e dagli interpreti sul palcoscenico alle scenografie marine e ai costumi variopinti realizzati dalla pittrice Francesca Strino; dalle musiche di Antonio Guido, del gruppo SUD 58 al brano colonna sonora della commedia, composto dai “Capitan Capitone e i fratelli Della Costa”; dall’art director Francesco Filippini al sapiente gioco di luci coordinato dal direttore del Bolivar, Ettore Nigro.
Per seguire gli ulteriori appuntamenti dell’emergente compagnia teatrale si può consultarne la pagina facebook (“ImmaginAria”) mentre la rassegna Nuovevele del Bolivar proseguirà il 20 gennaio con “I primi 100 anni di Edith Piaf” di Pino Di Buduo.

Angelo Zito

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