Coi Milionari arriva l’anti Gomorra che dissacra i boss

Tratto dal libro del pm Cannavale e dello scrittore Gensini, il film si ispira alle vicende del clan Di Lauro. Dopo l’anteprima è da oggi nelle sale

Da oggi è sugli schermi cinematografici “Milionari” diretto da Alessandro Piva. Il film è stato presentato ieri alla stampa all’Hart Cinema Food Music di via Crispi. Sono intervenuti il regista e gli attori Francesco Scianna, Valentina Lodovini, Gianfranco Gallo, Salvatore Sriano e Vincenzo Pirozzi. Era presente anche l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele. La pellicola, liberamente tratta dall’omonimo libro scritto da Giacomo Gensini e dal pubblico ministero Luigi Cannavale, nasce dalla collaborazione con questo magistrato che alla fine degli anni 90 era titolare delle inchieste che smantellarono il clan di Secondigliano guidato da Paolo Di Lauro (Ciruzzo ‘o milionario), egemone nel traffico di droghe e appalti per la ricostruzione del terremoto. Racconta l’ascesa e la caduta del clan criminale napoletano attraverso il racconto di Alendelòn (ora collaboratore di giustizia, interpretato da Francesco Scianna) e della sua famiglia. Oltre Alendelòn, tra gli altri, la moglie Rosaria, (Valentina Lodovini, insieme al protagonista unica non napoletana del cast) Gennaro (Carmine Recano) fratello di Marcello, Babbà (Francesco Di Leva), il boss Don Carmine (Gianfranco Gallo) il terrificante ‘O Piragna (Salvatore Striano), Cicciobello (Vincenzo Pirozzi). E’ un film bello e ben recitato dove il regista dà poco spazio all’azione tipica del filone ipirato al “gomorrismo”, soffermandosi molto sull’ aspetto psicologico dei personaggi. In particolare, colpisce l’attenzione con cui delinea la fragilità del carattere di Marcello Cavani, Alendelòn, che combatte tra il male e il bene, e lo “sdoppiamento” di quella di Rosaria. Ama il suo uomo e lo chiama per nome, Marcello, quando si comporta da marito e padre; prende le distanze da lui quando assume l’atteggiamento del camorrista e lo chiama Alendelòn, il soprannome del suo ambiente malavitoso. Intorno a loro si muove il mondo, fatto di uomini e cose, del potente Don Carmine. E’ un boss ricco al punto che il danaro che continua ad accummulare con i suoi trafffici criminali finisce con l’ammuffirsi, ma estremamente solo. Vive quasi sempre chiuso in casa con i suoi dieci figli. Non mancano le scene forti che, comunque, riflettono realtà di quotidiana cronaca nera.

 

Al termine della proiezione Alessandro Piva e gli attori presenti hanno dialogato con i giornalisti. Il regista ha informato che nella prima mattinata si è incontrato insieme al Sindaco Luigi de Magistris a Scampia con giovani studenti. “Ho capito-ha affermato- che c’è una piena sintonia sui temi trattati nel film. Ho avvertito di avere un’audience molto più adulta, rispetto alla effettiva età di quei ragazzi, Sicuramente è conseguenza di una città che vive contrasti molto forti”. Per quanto riguarda in particolare il suo “racconto” cinematografico ha dichiarato che “occorre smettere di rappresentare realtà malavitose dove è estremamente facile fare guadagni. E’ un male che si sta incancrenendo e che bisogna combattere ad ogni costo. Il mio film tende a questo e vuole contribuire a risvegliare il tessuto sociale per combattere e debellare fefinitivamente la camorra”. Valentina Lodovini ha dichiarato che dopo “Benvenuti al Sud” con “Milionari” ha rappresentato l’altra faccia di Napoli. “Amo questo film perché racconta il paese di oggi. Non si deve rimanere in silenzio di fronte ai fatti di mafia e di camorra altrimenti ne usciremo sempre perdenti. Ho costruito il mio personaggio da sola perché non conosco la protagonista della storia vera». Per Francesco Scianna il progetto si stacca dalla moda del gomorrismo cinematografico. Non ci sono eroi. “La cosa più importante per me-ha detto- è stata “copiare” la fragilità del protagonista che è in continua lotta tra il bene e il male. E’ un film che i giovani devono vedere perché, osservato dal corretto punto di vista, è educativo”. Gianfranco Gallo ha sottolineato la complessità del suo personaggio. “Non conosco Paolo Di Lauro e non l’ho mai visto per cui calarmi nella sua parte non è stato facile”. L’artista ha colto l’occasione per sottolineare la bravura degli attori napoletani. “Abbiamo una grande scuola ricca di tradizione. I nostri attori, ne sono prova gli interpreti di questo film, meriterebbero di essere sdoganati e non chiamati a fare solamente ruoli come quelli di “Milionari” o di film comici. Sono attori completi e quindi impiegabili a 360 gradi”. Salvatore Striano ha affermato che attraverso lo strumento cinematografico denunciamo con forza la camorra. Sulla stessa lunghezza d’onda Nino Daniele che ha ribadito che la camorra si può e si deve sconfiggere. “Questo film-ha dichiarato- dà segnali forti per il perseguimento di questo fine”. Milionari è presentato da Crc-Compagnia Realizzazioni Cinetelevisive in collaborazione con Rai Cinema. La sceneggiatura è di Massimo Gaudioso, Giacomo Gensini e Alessandro Piva. La produzione è Giuseppe Gargiulo. La distribuziuone è Europ Pictures in associazione con Seminal Film. Fotografia Renauld Personnaz. Montaggio Alessandro Piva. Scenografia Antonio Farina. Costumi Sandra Cardini. Musica Andrea Farri. Suono Mario Iaquone.

Mimmo Sica

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